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Balzerani, Donatella Di Cesare: "La tua rivoluzione è stata anche la mia". Insorge FdI

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"Tutta la politica, oltre ai vertici de La Sapienza, prenda le dovute distanze dai nostalgici dell’odio e del terrorismo". Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera, ce l'ha con la prof del primo ateneo della Capitale, Donatella Di Cesare, rea di aver dato l'addio a Barbara Balzerani - brigatista mai pentita che partecipò all'agguato di via Fani durante il quale venne rapito Aldo Moro - con parole a suo dire fuori luogo. "La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna", aveva scritto la Di Cesare sotto una foto della Balzerani. Poi però ci ha ripensato e lo ha tolto. Ma ormai il danno era stato fatto. . 

Su X il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, postando lo screenshot del post della filosofa dedicato alla terrorista rossa ha scritto: "Ma davvero @DiDonadice ha fatto questo Post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le BR rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l'omicidio di Lando Conti? Non sono queste le idee che non si cancellano da insegnare alla Sapienza". Quanto a Foti, per lui "destano stupore le parole pubblicate sui social, e poi cancellate, con cui la saggista e docente dell’università

La Sapienza di Roma Donatella Di Cesare ha ricordato la brigatista rossa mai pentita Barbara Balzerani". "È necessaria una profonda riflessione sulla pericolosità di dare risonanza, nelle università e nelle televisioni, a nostalgici di un tempo oscuro, in cui si affermavano le idee malsane e rivoluzionarie a colpi di mitra, con le bombe e coi sequestri di persona finiti in tragedia", ha concluso Foti chiedendo alla politica e alla Sapienza di prendere le dovute distanze dai nostalgici dell’odio e del terrorismo.

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