Ultima Generazione, "rischio il carcere": ecco chi è l'attivista del blitz agli Uffizi
Rischia davvero grosso uno dei due attivisti di Ultima Generazione protagonisti dell'ultimo blitz agli Uffizi. Se ai più il suo nome è sconosciuto, lo stesso non si può dire per gli agenti intervenuti sul posto. Ecomilitante di Empoli, Giordano Stefano Cavini Casalini è il 32enne che già aveva imbrattato Palazzo Vecchio a marzo dello scorso anno. A renderlo noto è lo stesso collettivo di Ultima generazione.
Per Casalini l'aver ricoperto - nel pomeriggio di martedì 13 febbraio - la teca della Venere di Botticelli con alcune foto, rischia di essere un autogol. Recandosi alle Gallerie degli Uffizi il 32enne ha infatti violato l'obbligo di dimora a cui è stato sottoposto in seguito a un blocco stradale l'8 dicembre 2023. Per l'azione di disobbedienza civile compiuta rischia quindi gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere.
Ma poco importa al giovane che ha rivendicato la sua azione spiegando: "Sono Giordano, sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita".
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E ancora: "Oggi questo quadro simbolo di amore e bellezza si è trasformato mostrando la distruzione e il dolore che stiamo già vivendo a causa della crisi climatica. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l'acqua non sarà un problema quest'estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde per zuppe su del vetro".
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