Vittoria, chi è l'erede dei Savoia: la regina di un trono che non c'è
Come si conviene ai discendenti di stirpe reale anche lei ha tanti nomi. Si chiama Vittoria Cristina Chiara Adelaide Maria di Savoia, ha vent’anni ed è la primogenita di Emanuele Filiberto e di Clotilde Courau. Se in Italia ci fosse ancora la monarchia, il trono, dopo suo padre, spetterebbe a lei. Ma quel passato, che pure le appartiene, non fa parte del futuro prossimo di Vittoria che studia arte e scienze politiche a Londra, che ama la moda e che desidera aprire una galleria d’arte. Suo padre però la vorrebbe avvicinare gradualmente al compito che le spetta, traghettare nel nuovo millennio la storia della più antica monarchia d’Europa.
Quando Vittoria nacque, il 28 dicembre 2003 a Ginevra, nel nome il nonno Vittorio Emanuele vide un omaggio alla lunga tradizione dei Savoia, che di re in re se lo erano tramandato, arrivando fino a lui e adesso a lei.
Fu proprio lui, infatti, nel 2020 al compimento dei 16 annidi Vittoria, a decidere in qualità di capo della Real Casa di concedere per la prima volta in mille annidi storia del casato, la possibilità per una donna di diventare l’erede, non più di un trono, ma di una saga familiare da tramandare ai posteri. «È stato il regalo più bello che ho ricevuto», commentò allora la principessa la decisione del nonno di modificare la legge salica che permetteva solo ai maschi di Casa Savoia di salire al trono.
In una intervista rilasciata lo scorso giugno, Emanuele Filiberto aveva dichiarato «mi metterò da parte e farò passare avanti ancora una volta una donna, sono certo che farà meglio di me», facendo presupporre un imminente passaggio di mano. «Non sarà così», precisò, «succederà quando i tempi saranno maturi». Vittoria ora è una ragazza determinata e volitiva che vive tra la Francia e l’Inghilterra, che ha amici e un ragazzo, esattamente come ogni giovane della sua età. È sempre il padre, il principe Emanuele Filiberto, a disegnare il profilo della sua primogenita parlando di lei come di una donna attenta alle notizie che giungono dal mondo, interessata alle questioni sociali, una ragazza che allo scoppio della guerra in Ucraina si è unita alla Croce Rossa per portare aiuti al confine. Ma Vittoria si era già fatta notare a Parigi dove ha frequentato il liceo classico, nel 2021, durante il Covid quando in un video su Instagram si rivolse direttamente al presidente Macron per protestare contro una decisione del ministro dell’istruzione che minava, a suo dire, il principio di uguaglianza per l’accesso alla maturità fra studenti delle scuole pubbliche e private.
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Quel video da 300mila visualizzazioni la trasformò in una pasionaria dei diritti degli studenti che la incoronarono royal influencer. Con più di 93mila followers Vittoria è entrata in quel micro mondo che detta stili e mode. Il mestiere di modella, invece, lo sta imparando. «Ma non sarà il suo», si affretta a specificare il padre, che vede per Vittoria un futuro da erede Savoia e per Luisa, la sorella più piccola, un percorso da avvocato. Tuttavia, graziosa e aggraziata, la presenza di Vittoria ha colpito nel segno durante la stagione delle sfilate. Seduta in prima fila accanto alla madre, a Parigi a novembre non si parlava che di lei. Dai genitori ha ereditato anche la bellezza, tanto che affacciandosi con la maggiore età sul jet set internazionale, la rivista “Tatler” sempre a novembre si domandava: sarà lei il diamante della stagione? Parafrasando la tradizione del secolo scorso che incoronava così il fiore più bello tra le giovani dell’aristocrazia mondiale.
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