DiMartedì, lo sfogo di Santoro: "Non ho soldi né partiti. Non ho niente"
Michele Santoro si candida o no? La domanda sorge spontanea a Giovanni Floris, che approfitta della presenza del giornalista a DiMartedì per braccarlo. L'ex volto Rai, a favore della pace in Ucraina e in Medio Oriente, non si sottrae e ammette: "Io alla mia età ho una sola cosa: non ho soldi, non ho partiti, non ho niente. Ho la mia faccia e la gente sa che si può fidare di me anche quando mi critica - premette - sa che io sono uno che parla un linguaggio chiaro, quindi il mio problema non è candidarmi" in prima persona, ma "è riuscire a portare a Bruxelles e a Strasburgo un gruppo di persone che coerentemente faccia una battaglia contro la guerra".
Al lavoro per una lista pacifista alle Europee, Santoro potrebbe imbarcare l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino e l'ex magistrato e sindaco di Napoli Luigi de Magistris. E allora, incalza nuovamente il conduttore di La7, Santoro si candida o no? "Se io riuscirò a non imbrogliare l'elettore ma a dirgli: guardate, contate su questa lista perché avrete un motore contro la guerra che si accenderà", allora il progetto si potrà realizzare.
"Perché si circonda di parenti, i mafiosi...". Santoro tocca il fondo: vergogna sulla Meloni
Un modo come un altro per dire che servono delle "garanzie". Se ci saranno, "allora io l'avventura la farò e metterò tutto me stesso per riuscire a produrre il risultato, ma prima devo costruire qualche cosa di cui non mi debba vergognare il giorno dopo che l'ho presentata". La data da cerchiare in rosso è la fine di febbraio. Queste le tempistiche per "capire quello che siamo in grado di fare".
Qui l'intervento di Santoro a DiMartedì
"Nazismo? Morte. Il comunismo?": la risposta di Santoro fa calare il gelo da Floris