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Paolo Mieli, la stoccata: "Autonomia? Basta dire che è colpa dei mascalzioni"

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L'Autonomia fa discutere anche a L'Aria Che Tira. Passata con 110 voti a favore, la riforma è stata al centro del dibbatito. Nella puntata di mercoledì 24 gennaio su La7, è Paolo Mieli a dire la sua: "C'è un dramma, chi è meridionale sotto sotto teme che il Nord vada avanti e le regioni del Sud restino indietro". Eppure la Germania dovrebbe essere un esempio: "Nel 1989 cade il Muro di Berlino, la Germania orientale che è molto arretrata rispetto a quella Occidentale, deve mettersi al passo. Oggi è un Paese unito".

Da qui la stoccata a sinistra e non solo: "Siamo nel 2024 e ancora sentiamo un sottofondo tra i governatori di regione, i giornalisti, gli intellettuali... Avete capito qual è la questione? Va fatto un salto culturale, il Sud prima o poi dovrà porsi il problema che si è posta la Germania Orientale". Insomma, basta dire "è tutta colpa di quei mascalzoni che per 150 anni ci hanno derubato". 

 

 

Un parere condiviso anche da Pietro Senaldi. Il condirettore di Libero accusa l'opposizione di dire "balle al presente, l'autonomia non divide il Paese, non c'entra assolutamente niente". Un esempio? "Il Leone di San Marco non è la svastica, cosa c'ha di male? L'autonomia non spacca il Paese, ci sono Paesi federalisti che sono il nostro faro, come gli Stati Uniti e la Germania".

 

Qui l'intervento di Paolo Mieli sull'Autonomia a L'Aria Che Tira

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