Mister Rummo "linciato" per Salvini? Fiorello zittisce i rosiconi: "Gente che lavora"
"Ricordo a tutti coloro che dicono 'boicottiamo' che dietro questo invito c'è sempre un'azienda fatta di gente che lavora": Rosario Fiorello lo ha detto a Viva Rai 2 in riferimento alla polemica sull'azienda Rummo, presa di mira sui social dopo che lo stabilimento di Benevento ha ospitato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Dopo aver ammonito in modo serio i leoni da tastiera che da ieri chiedono di boicottare il pastificio, lo showman siciliano ha scherzato su quanto avvenuto: "Negli anni il pastificio era stato visitato da altri politici ma non era mai successo niente, non era scoppiata nessuna polemica. Salvini ma perché? Ma lascia stare".
Sulla polemica è intervenuto anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella: "Pur non avendo contiguità politica con il vicepremier Matteo Salvini, trovo profondamente ingiusta la campagna social che si è scatenata dopo la sua visita al pastificio Rummo e che ha fatto registrare addirittura sconsiderati incitamenti al boicottaggio commerciale: la pasta Rummo, eccellenza nazionale made in Sannio, va preservata e difesa da partigianerie estremistiche che danneggerebbero anzitutto i lavoratori". Parlando dell'imprenditore Cosimo Rummo, che ieri al Corriere della Sera ha detto di essere dispiaciuto per la guerra social, Mastella ha sottolineato che "le sue produzioni sono un orgoglio per la Città e ne promuovono l'immagine in giro per il mondo".
Infine il primo cittadino di Benevento ha voluto lanciare un appello: "Rispetto a irragionevoli battage social, sollecito a fare il contrario: sosteniamo l'azienda Rummo, come avvenne quando fu colpita dall'alluvione. È assurdo giocare con i sacrifici di chi genera lavoro e dà smalto all'economia, tra mille difficoltà e in un complicato contesto internazionale".
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