Coronavirus Mers, Ilaria Capua: "Deiezioni e dromedari", l'ultima minaccia
"Tutti gli studi che erano stati fatti prima del Covid sull'emergenza di un nuovo virus pandemico mettevano in realtà i coronavirus in seconda posizione": Ilaria Capua lo ha detto in collegamento con David Parenzo a L'Aria che tira su La7. Nel corso del talk oggi si è parlato di nuovi e vecchi virus. A tal proposito la virologa ha fatto l'esempio del "Coronavirus della Sars 1, che anche grazie alle misure di controllo immediate messe in pratica non ha provocato una pandemia, ha fatto il giro del mondo ma ha infettato 8mila persone di cui ne sono morte circa il 10%. Quindi un virus meno contagioso ma più letale".
La Capua ha poi fatto riferimento al Coronavirus Mers: "Il secondo coronavirus che è emerso dal serbatoio animale è il Coronavirus Mers, dove Mers sta per Middle East, quindi un virus del Medio Oriente che pensate un po' aveva come serbatoio i dromedari, che ovviamente nel Medio Oriente sono animali molto importanti. Anche questo virus è arrivato da un pipistrello, che attraverso le sue deiezioni ha infettato dei dromedari. E siccome i dromedari sono una parte molto importante della cultura del Medio Oriente, le persone si avvicinavano ai dromedari. Di qui la nascita di focolai di polmonite legati al contatto uomo - dromedario".
Qui l'intervento di Ilaria Capua a L'Aria che tira
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