Chiara Ferragni, effetto domino: "Ecco chi sta per mollarla"
Dopo il "Pandoro gate" che ha travolto Chiara Ferragni, già multata di un milione di euro dall’Antitrust per "pratica commerciale scorretta" per la campagna dell’anno scorso con Balocco e ora indagata dalla Procura di Milano per truffa aggravata, il fuggi-fuggi generale degli sponsor dall'influencer e imprenditrice digitale sembra inarrestabile. Non bastava Safilo. E neanche Coca-Cola. Ora altri brand potrebbero scaricarla.
Mentre prosegue infatti il crollo di follower su Instagram, (secondo il sito Not Just Analitics, Ferragni avrebbe perso oltre 226mila follower dal 12 dicembre a oggi) nel suo impero starebbe iniziando ad aprirsi qualche crepa. Altri sponsor potrebbero decidere di interrompere la collaborazione con l’influencer. Secondo quanto riporta Adnkronos anche Monnalisa, brand che produce abiti per bambini, starebbe "facendo valutazioni" se continuare la partnership con Ferragni.
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Un effetto domino che si è già riversato in parte sul negozio milanese di Chiara, visto che in pieno periodo di saldi, nello store a due passi da corso Como e dal Bosco Verticale, di gente se ne vede ben poca. E che potrebbe presto travolgere altri colossi del fashion e del lusso che collaborano da anni con la Ferragni come Tod’s, Calzedonia, Intimissimi, Morellato, Pantene, Nespresso e Arval Cosmetici, che nel dicembre scorso ha stretto una partnership Ferragni per l’intero anno 2024. A rischio ci sarebbero diversi contratti siglati negli anni scorsi dall’influencer per sponsorizzare prodotti.
Dal 2021 l’imprenditrice digitale è entrata nel cda di Tod’s come consigliere indipendente. Ruolo che da settembre 2022 è cambiato perché, come spiegò allora l’azienda marchigiana di proprietà di Diego Della Valle, sarebbero "venuti meno i requisiti di indipendenza" dell’imprenditrice digitale, per via di una "prestazione occasionale di servizi pubblicitari" con la società. Ferragni è tuttora membro del cda di Tod’s ma non più nella qualifica di membro indipendente. Anche con Intimissimi e Calzedonia, brand del gruppo di Sandro Veronesi, Oniverse, Ferragni vanta collaborazioni da anni.
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Tra gli accordi commerciali che a oggi restano in essere c’è poi Pantene, azienda svizzera di shampoo e prodotti per capelli, parte del gruppo Procter & Gamble, del quale Ferragni è testimonial, mentre con Nespresso l’anno scorso l’imprenditrice digitale aveva lanciato una nuova collaborazione con un’edizione limitata del caffè Milano Intenso, una macchina e alcuni accessori.
Risale invece al 2020 l’accordo di licenza pluriennale stipulato con Velmar, società del gruppo Aeffe, che si occupa di produzione e distribuzione di lingerie e costumi da bagno. Anche Morellato aveva siglato un accordo per gioielli e orologi Chiara Ferragni, prodotti su licenza dal Gruppo Morellato e distribuiti a livello mondiale da ottobre 2021.
Sarà da valutare nei prossimi mesi, inoltre, l’impatto che il caso pandoro avrà sugli affari dell'influencer per il 2024. Al caso Balocco bisogna aggiungere i risvolti legati alle indagini sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi e ai dubbi sollevati sui proventi della bambola in edizione limitata con Trudi contro il cyberbullismo.