Cacciari, "i saluti romani?": gela a tempo di record Gruber e Giannini
I saluti romani di Acca Larentia? Massimo Cacciari, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, zittisce a tempo di record chi a sinistra si attendeva un attacco a testa bassa di Giorgia Meloni nel nome dell'anti-fascismo.
"Di saluti fascisti ne abbiamo visti negli anni scorsi a bizzeffe, in Germania ci sono manifestazioni con saluti nazisti, che è anche relativamente peggio. E una persona dotata di senso comune sa benissimo che i pericoli per le nostre democrazie non derivano da qualche centinaio di poveretti che fanno il saluto romano".
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Certo, sottolinea il professore, quanto accaduto ad Acca Larentia "è grave perché la dice lunga sul nostro sistema educativo, sulla mancanza di una conoscenza di quello che è stato il fascismo presso le giovani generazioni. Chi insegna nelle scuole che questa ignoranza è totale, malgrado gli anniversari e gli anti-fascismi più o meno chiacchierati, c'è una gravissima crisi culturale per questi problemi soprattutto nelle giovani generazioni".
Dopodiché, basta retorica, tuona il filosofo. "Non si educa a questi fenomeni del Novecento con gli anniversari". "Sbaglia chi chiama in causa la Meloni?", domanda la Gruber. "Ma certo che sbaglia, mi pare che la Meloni con onestà intellettuale abbia una storia e non c'entri più nulla con quelle manifestazioni. Se poi vogliamo fare campagna elettorale contro la Meloni...".
La leader di Fratelli d'Italia, secondo Cacciari, è completamente diversa per esempio da Marine Le Pen, "ragioniamo su questo se vogliamo". Ma ormai negli studi di La7, con la Gruber e la penna di Repubblica Massimo Giannini, è calata una cappa di gelida delusione per la mancata condanna della premier.