Luca Ricolfi su Elly Schlein: "Immigrati, come perde il 10%"
"L'opinione pubblica – oggi più che mai – vede gli immigrati come un problema, più che come una risorsa". Parola di Luca Ricolfi, convinto che per i politici di destra non sia una novità. Quel che è nuovo, invece, "è che ormai anche i progressisti si rendono conto che c’è un conflitto insanabile fra imperativo dell’accoglienza e sicurezza dei cittadini". Secondo il sociologo si tratta di qualcosa di molto evidente in Italia, dove "gli immigrati sono meno del 9 per cento della popolazione, ma commettono circa il 40 per cento dei reati, compresi quelli più odiosi, come le aggressioni in strada e gli stupri". Da qui la stoccata alla sinistra: "È illogico - tuona sulle colonne di ItaliaOggi - teorizzare il diritto di entrare liberamente in Europa, e poi stupirsi se le condizioni di vita di una parte degli immigrati non sono degne di un paese civile".
Motivo per cui la battaglia del Pd di Elly Schlein sull’accoglienza diffusa dei migranti "vale un -10 per cento di consensi". Una cifra non casuale, che "è precisamente quel che manca alla sinistra per diventare maggioranza". In ogni caso all'orizzonte del governo non si registrano grandi scossoni. Federazione di centrosinistra o meno, alle Europee Pd e Cinque Stelle "come partiti, non si giocano molto. Avranno comunque il 35 per cento dei seggi europei destinati all’Italia, e difficilmente si assisterà a un trionfo di Schlein su Conte, o di Conte su Schlein". La vera posta in gioco? "Il colore della prossima Commissione, che potrebbe – per la prima volta – escludere o marginalizzare i socialisti".
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Ma le brutte notizie per Conte e Schlein non finiscono qui. Ricolfi non esclude che "di qui al 2027 emergano altre figure, un po’ meno scialbe" in grado di federare il centrosinistra e, soprattutto, in grado di reggere il confronto con Giorgia Meloni. "Secondo me - conclude - è più verosimile che un leader nuovo e carismatico emerga dal mondo Cinque Stelle piuttosto che dalla nomenklatura del Pd".
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