Natale, lo sfogo di Vittorio Feltri: "Tollero tutto, ma non me ne frega niente"
"Del presepe non me ne frega niente". Vittorio Feltri non poteva essere più chiaro di così. Rispondendo alla domanda di David Parenzo se fosse tra coloro che si preparano al Natale ricostruendo la scena della natività, ospite dell'Aria Che Tira (La7) il fondatore di Libero spiega che "non mi sento cattolico" per cui, "personalmente", non è interessato a perdere tempo nel sistemare le statuette come quelle realizzate a San Gregorio Armeno a Napoli al centro di un servizio del programma. "Mia moglie invece che è una fedele", rivela Feltri, "tutti gli anni fa un piccolo presepe tanto per ricordare la presunta nascita di Gesù".
"Io tollero tutto", ha aggiunto Feltri. "Tollero i fascisti, gli antifascisti e i comunisti". E a proposito dei comunisti il direttore ha voluto puntualizzare "che quando morì Stalin L'Unità se ne uscì col titolo 'È morto un grande statista'". "Anche il comunismo è stata una tragedia immane e non mi sembra il caso di dimenticarlo", ha concluso il direttore.
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