Cacciari frena le ambizioni di Landini: "Lui leader? Ma per carità"
Brutte notizie per Maurizio Landini. Nonostante il sondaggio che lo incorona leader del Pd o di un altro partito di sinistra, c'è chi lo riporta coi piedi per terra. Si tratta di Massimo Cacciari. Il filosofo non ci va per il sottile: "Maurizio Landini scelto come leader dagli elettori del centrosinistra? Ma per carità! I sindacalisti hanno sempre dato pessima prova di sé ogni volta che sono scesi in politica. Il sindacalista è tutt'altro mestiere rispetto al politico, ed è difficilissimo cambiare casacca e fare l'uomo di Stato. È sempre stato così, anche per persone di levatura superiore a Landini".
Raggiunto dall'Adnkronos, l'ex sindaco di Venezia commenta la rilevazione di Emg/Adnkronos secondo la quale per il 48 per cento elettori del centrosinistra Landini potrebbe essere un possibile un leader." E ancora, rivolgendosi direttamente al numero uno della Cgil: "Landini faccia bene il suo lavoro, che è di contestazione anche certamente in prospettiva di Governo, ma principalmente nell'ottica di difendere in modo preciso e puntuale interessi determinati".
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Eppure per Cacciari il risultato del sondaggio "non è affatto una sorpresa. Chi ha ancora un vaghissimo senso di sinistra molte volte si è rivolto, in situazione di crisi dei partiti di centro-sinistra, ai sindacalisti. È accaduto al momento del compromesso storico con Lama, è stato così con Cofferati, 15 anni fa il 90% avrebbe detto Cofferati. Questo perché il sindacalista ha una collocazione geografica che inevitabilmente attira le simpatie di un elettorato o di un'opinione pubblica vagamente di sinistra". Da qui l'appello ai dem: "Si tengano la Schlein fino alle europee, sarebbe del tutto assurdo in questo momento un cambiamento di direzione".
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