Covid, Crisanti? "Dov'era dopo il contagio. Ci vuole rinchiudere, ma..."
Chiede al governo di reintrodurre le quarantene, Andrea Crisanti, perché ora che è risultato positivo al Covid, spiega, "sono libero di contagiare tutti". Una nostalgia da lockdown imbarazzante quasi quanto gli è accaduto pochi giorni dopo aver contratto (a sua insaputa) il coronavirus.
"Ho un leggero raffreddore e una carica virale elevatissima. Grazie all'eliminazione delle misure di contenimento potrei andare liberamente in giro a diffondere l'infezione con il rischio di causare una malattia grave in una persona fragile", è l'accusa del virologo diventato famoso per aver "sbarrato la strada" alla pandemia a Vo' Euganeo, uno dei primi focolai del virus in Italia tra il gennaio e il febbraio del 2020.
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"Qualcuno - sottolinea il Corriere della Sera, che l'ha intervistato -, ha puntato il dito sulla presenza del virologo, poche ore prima dell’annuncio dell’avvenuto contagio, sul volo Ita Airways in partenza allee 11.10 da Roma per Venezia". Il diretto interessato si difende: "Non avevo ancora fatto il test. Poco prima di prendere il volo avevo avvertito qualche sintomo dunque ho indossato la mascherina, come dovremmo fare tutti, in via precauzionale. Una volta a casa ho effettuato un tampone: non si trattava di un semplice raffreddore ma di Covid".
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Il mezzo paradosso è che a quasi 4 anni dall'esplosione della pandemia in Italia, questa è la prima volta che il professore è risultato positivo al Covid. "Avevo di recente effettuato la vaccinazione, dunque i sintomi sono davvero leggeri. Solo, come ho spiegato, un po’ di raffreddore. Anche se la mia carica virale era alta. Oggi, venerdì 1 dicembre, sono già negativo, secondo il tampone che ho appena effettuato. Questo dimostra l’importanza della vaccinazione".
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Resta però l'allarme per i cosiddetti "fragili": "Molti 70-80 enni non hanno più aderito alla vaccinazione pensando che il pericolo sia scomparso - denuncia -. Atteggiamento frutto di una disinformazione a riguardo. Il Covid è ancora tra noi e per alcuni soggetti rappresenta ancora un pericolo di complicazioni anche gravi". La colpa, attacca, è del governo: "Oggi, solo il 5% della popolazione fragile e anziana è vaccinata contro il Covid. Non solo: tutte le vaccinazioni, incluse quelle obbligatorie passando per quella influenzale, sono diminuite. Una reazione inevitabile con un governo che elimina completamente le misure di contenimento, facendo passare il messaggio che il virus non rappresenta più un pericolo per la salute".
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