Polmonite in Cina, nuovo virus? Bassetti: "Cosa ci troviamo davanti", un grave sospetto
L'epidemia di polmonite dalle cause misteriose, che si è diffusa nei bambini in Cina, "ci riporta indietro di quattro anni", ricorda Matteo Bassetti instaurando un inquietante parallelo con l'inizio dell'era Covid. "Era proprio questo periodo quando nel 2019 vennero fuori i primi dati sulle polmoniti atipiche in Cina", spiega all'agenzia Adnkronos il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, per poi ribadire gli stessi concetti anche in collegamento con David Parenzo a L'aria che tira, su La7.
"Questa volta la situazione sembra leggermente diversa, nel senso che riguarda soltanto i bambini e un'area particolarmente fredda del Paese. Potrebbe dunque trattarsi di infezioni di stagione, che possono essere virali e batteriche. E' determinante, però, non commettere gli stessi errori del passato. Bisogna che la Cina immediatamente renda trasparenti tutti i dati, compresi campioni respiratori e di tessuto, all'Organizzazione mondiale della sanità".
Dopo il precedente del Covid, per Bassetti "non è più possibile che su una cosa del genere le informazioni non siano immediate, è fondamentale che la Cina comunichi rapidamente all'Oms che cosa è successo, se siamo di fronte a un microrganismo già noto oppure se si tratta di virus o un batterio sconosciuto, se l'epidemia è semplicemente legata al clima. Insomma è fondamentale - rimarca l'infettivologo - che si faccia luce sulla questione nelle prossime ore, magari è semplicemente un focolaio che si risolverà in tempi rapidi, ma dobbiamo saperlo. Non si può pensare di ricommettere gli stessi errori a distanza di quattro anni e tornare indietro".