Maurizio Landini, contratti da 5 euro l'ora? Il segretario balbetta in tv
Maurizio Landini, leader della Cgil, si batte per il salario minimo a 9 euro l'ora. "Cinque-sei euro all'ora sono paghe da fame, inaccettabili", dice il sindacalista. Peccato che proprio la Cgil abbia sottoscritto contratti con queste cifre messe nero su bianco, come ha dimostrato una inchiesta de Il Giornale, che parla di ben 22 contratti nazionali, tutti con paghe ben inferiori ai 9 euro, alcuni addirittura di 5 euro l'ora.
Nell'ultima puntata di DiMartedì, su La7, Landini, intervistato da Giovanni Floris, Landini ha cominciato a balbettare rispondendo proprio alla domanda su questi contratti "da fame". "Beh, a parte che ci sono molti di quei contratti lì che sono anni che non si rinnovano perché non c'è l’obbligo a fare i contratti e quindi io riesco a fare i contratti dove anche le controparti sono d'accordo, dove al limite ho la forza per poterli fare", afferma. "Questi sono i settori dove i lavoratori sono più deboli, commercio, servizi, la vigilanza, proprio per questa ragione, noi chiediamo che ci vuole una legge che sancisca il salario orario minimo e sancisca anche la cancellazione dei contratti pirata e che dia valore ai lavoratori". Una supercazzola degna della sua "alleata" Elly Schlein.
Scandaloso Landini: quanto paga all'ora i dipendenti, terremoto-Cgil
Qui l'intervento di Maurizio Landini a DiMartedì
Perché, come osserva ancora il Giornale, "un leader sindacale invece di giustificarsi in modo superficiale e declinare la domanda dicendo che ci vuole una legge", si legge nell'articolo, "dovrebbe ricordarsi che il suo scopo sarebbe proprio quello di contrattare per l'aumento dei salari. Nessun accenno ai licenziamenti di cui la Cgil in alcuni casi è protagonista e in altri è complice. Nessuna risposta ai lavoratori, nemmeno a quelli che credono ancora nello stesso sindacato". Non gli resta che balbettare.
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