Giuseppe Cruciani contro gli attivisti verdi: "Sciacalli, che fine dovete fare"
“Sciacalli del clima”, così definisce Giuseppe Cruciani quelli che per qualsiasi cosa danno la colpa al cambiamento climatico. Un mantra che nel corso degli anni si sta rafforzando sempre di più e che il conduttore della Zanzara proprio non sopporta. Ecco perché nel corso dell’ultima puntata della trasmissione radiofonica si è sfogato senza filtri: “Sto chiamando gli sciacalli del clima, quelli che di fronte alle alluvioni, al maltempo, alle esondazioni, dicono che è colpa dell’uomo, del cambiamento climatico. Ma andate a fare in c***, sciacalli del clima”.
Cruciani ha poi spostato il mirino su un’altra categoria di persone che proprio no sopporta, ovvero quelle che vandalizzano le opere d’arte, con l’ultimo clamoroso caso che si è verificato alla National Gallery di Londra, dove un quadro di Velasquez è finito nel mirino: “È sempre più urgente, qui nel nostro paese, in Italia, una legge che metta in galera questi signori. Sei andato a occupare una strada? Sei andato a rompere un vetro in un museo? Bene, in galera tre, quattro, cinque giorni finché non paghi una multa salatissima da dieci, venti o trenta-mila euro sull’unghia. Altrimenti resti in galera: così funziona nei paesi normali, mentre in Italia è impossibile… l’Italia è un paese di me***”.
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Infine Cruciani si è lanciato in un’altra dura critica, stavolta sul delicato tema dell’eutanasia: “Questo è un paese di me*** perché costringe una donna, un’attrice che ha una malattia allo stadio terminale e vuole porre fine alle sue cazzo di sofferenze, ad andare in un altro Paese per togliersi la vita. Deve andare in Svizzera a pagare un’associazione, facendosi aiutare dai signori Radicali, perché in Italia non lo può fare. Solo lei dovrebbe decidere della sua vita, del suo corpo, di quando farla finita, ma in Italia tutto questo non è possibile. Lo ha chiesto alla Asl che gli ha detto di no perché non ci sono le norme. Per questo l’Italia è un paese di me***”.
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