Oddio, gli ebrei parlano con Libero. Selvaggia Lucarelli, durante una pausa di Ballando con le stelle (dove fa il giudice), ha preso in mano il nostro giornale e ha letto l’intervista a Lucarelli Noemi Di Segni.
Poi, sui social, si è sfogata: «Io credo che se sei il presidente delle comunità ebraiche e dici a LIBERO che Di Battista giustifica i terroristi, che i video dei morti a Gaza li diffonde Hamas (e non i pochi coraggiosi giornalisti sul campo), che la Croce Rossa non si preoccupa degli ostaggi, che l’antisemitismo è a sinistra (!) e te la prendi pure col Papa, non stai facendo gli interessi della comunità ebraica». Libero l’ha scritto proprio così, tutto maiuscolo, come a dire “sei matta a parlare con loro?”. Poi, non soddisfatta, ieri ha rincarato la dose sul Fatto quotidiano. La Di Segni, ha spiegato Selvaggia, «afferma che i 5Stelle e parte della sinistra alimentano politicamente il disprezzo per Israele. E così attacca proprio la parte politica del Paese che vigila sul neofascismo e i rigurgiti delle più pericolose ideologie di estrema destra.
Selvaggia Lucarelli insulta Fedez e Meloni: "Vittimismo rancoroso, come il premier"
Fedez parla di Selvaggia Lucarelli nell'intervista a Che tempo che fa e lei non la prende bene. “Una giornalis...Ma la memoria storica non può essere selettiva, non si può scomodare la Shoah per legittimare la vendetta e abbracciare la destra che qui alimenta discriminazioni e razzismo». Insomma, un ebreo non dovrebbe attaccare la sinistra, non può stare con il centrodestra cattivo ed è meglio se non risponde alle chiamate di Libero. Purtroppo per la Lucarelli, però, il mondo non funziona così. Le critiche alla sinistra si moltiplicano e nessuno si fa problemi a parlare con noi. Sappiamo che ha molti impegni, ma se dopo gli attacchi di Hamas (7 ottobre) avesse letto Libero tutti i giorni, avrebbe trovato le seguenti interviste:
8 ottobre: Tal Rabina, avvocato israeliano alla testa della Europe Israel Press Association
11 ottobre: Alon Bar, ambasciatore di Israele in Italia
18 ottobre: Ron Mandelbaum, medico, la sua famiglia è stata sterminata da Hamas
19 ottobre: Sasha Aruev, sorella di Karina, soldatessa israeliana rapita dai terroristi
20 ottobre: David Meghnagi, già vicepresidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane
25 ottobre: Yuval Danzig, figlio di Alex, studioso di storia rapito da Hamas
26 ottobre: Dror Eydar, ex ambasciatore israeliano in Italia
27 ottobre: Davide Romano, direttore del museo della Brigata ebraica di Milano
2 novembre: Elena Loewenthal, scrittrice
3 novembre: Noemi Di Segni, presidente delle Comunità ebraiche italiane (Ucei)
5 novembre (oggi): Edith Bruck, ex deportata.
Speriamo che la Lucarelli la legga. E ci auguriamo che non voglia dare lezioni anche alla Bruck...