Israele-Hamas, Porro: "Dietro la bandiera della pace", chi finisce nel mirino
"C'è come una sorta di inversione logica, un cortocircuito nel modo di pensare": inizia così l'editoriale di Nicola Porro a Stasera Italia su Rete 4. Editoriale dedicato a quanto sta accadendo in Medio Oriente, col conflitto tra Israele e Hamas, e alle reazioni che questa guerra sta suscitando nel resto del mondo. "Oggi Hamas ha detto che sarebbero morti 50 ostaggi tra i più di 7mila morti provocati dalla controffensiva israeliana. L'inversione logica sapete qual è? - ha proseguito il conduttore - Sembra quasi che siano le bombe di Israele il problema e non che queste 50 persone siano state prese dall'organizzazione terroristica, sradicate dalle loro case e portate nei tunnel di Gaza".
Riferendosi ai cortei organizzati domani, venerdì 27 ottobre, in tutta Italia per ribadire l’urgenza di attivare percorsi di pace per i due popoli, Porro ha sottolineato: "Chi di noi non vuole la pace? Mi chiedo però perché si richieda la pace ora che Israele sta facendo la sua controffensiva e non l'8 o il 9 di ottobre quando invece quella pace è stata rotta da degli assassini e terroristi che, organizzati, sono andati a stuprare, ammazzare e decapitare in un territorio che non era il loro". Il conduttore del talk di Rete 4, poi, ha aggiunto: "E mi chiedo anche come si faccia a manifestare dietro la bandiera della pace, come fanno alcune organizzazioni che domani sfileranno, tra cui l'Anpi. L'Anpi riguardo a questa vicenda ha detto: 'questa crisi non è scoppiata all'improvviso'. Cosa che ha già detto anche Guterres", ha chiosato Porro riferendosi al criticatissimo intervento del segretario generale dell'Onu nei giorni scorsi.
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