Senaldi da Del Debbio: "L'islam moderato non batte un colpo"
Nessuna condanna da parte degli imam in Italia all'attacco di Hamas. Anzi, nei giorni della guerra alcuni di loro hanno addirittura rincarato la dose, facendo sospettare a Pietro Senaldi che "la comunità araba sia guidata da cattivi predicatori". Ospite di Dritto e Rovescio nella puntata di giovedì 19 ottobre su Rete 4, il condirettore di Libero ricorda che "l'imam di Firenze non è riuscito a condannare Hamas, piuttosto ha condannato la giornalista italiana". Da qui il dubbio che "ci siano dei cattivi predicatori, dei cattivi maestri che influiscono molto sulla comunità. Tanto è vero che il terrorista di Bruxelles era convinto di essere un buon islamico".
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Diverso discorso per i cristiani: "Anche loro uccidono, ma la comunità cristiana li condannano". E ancora, rincara la dose nello studio di Paolo Del Debbio: "Se questo si sviluppa solo nel mondo arabo, cavoli loro, ma siccome si sviluppa in Italia, in Europa, sono anche cavoli nostri e questo non va bene". Ecco allora la stoccata finale: "L'Islam moderato se esiste non batte un colpo, perché in piazza contro i terroristi islamici non scende".
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Intanto a sollevare il caso "moschee" è Riccardo De Corato. Il deputato di Fratelli d'Italia ha chiesto chiaro e tondo: "Chi controlla e verifica ciò che avviene all'interno delle moschee milanesi? Chi controlla chi sono questi imam e cosa dicono ne i loro sermoni? È risaputo che stiamo parlando di luoghi, spesso in piani seminterrati o in scantinati, dove c’è una situazione di forte pericolo e di insicurezza di cui nessuno sa cosa avviene. Lo stesso questore di Milano Petronzi, proprio stamattina, ha ricordato che la città è un centro importante in cui prestare attenzione e che compare nello scenario internazionale per fenomeni legati al terrorismo di origine islamica da molti anni".