Santoro, sospetti su Netanyahu: "La scintilla che scatenerà la terza guerra mondiale"
Un'ospitata eccezionale la definisce Lilli Gruber quella di Yuval Noah Harari. Il filosofo e saggista israeliano è ospite di Otto e Mezzo nella puntata di giovedì 19 ottobre su La7. Con lui, in studio, Michele Santoro. "Ci siamo trovati di fronte a una situazione molto preoccupante. Al di là della polemica, la risposta di Israele ad Hamas colpisce anche i cittadini, indiscriminatamente - premette l'ex giornalista Rai -. Sono preoccupato per gli ostaggi, sono oltre 200. E mi preoccupano anche i cittadini di Gaza". Da qui l'appello affinché l'opinione pubblica "si mobiliti per chiedere il cessate il fuoco. Sono 50 anni che mi occupo della posizione palestinese, sono cittadini di serie B in tutto il mondo. In ogni caso io non trovo una sola giustificazione per Hamas".
La conduttrice a quel punto si rivolge direttamente ad Harari: "L'offensiva via terra è vicina?". "Il pericolo - replica lui - è che questo conflitto aumenti e arrivi fino al Libano e alla Cisgiordania. Dobbiamo impedirlo. Ritengo che sia chiaro che gli israeliani non possano vivere a fianco della striscia di Gaza con Hamas. Ogni volta che ci avviciniamo alla pace, arrivano quelli che la distruggono. Fino a quando lo faranno, non ci sarà pace. Come distruggere Hamas? Non si può ma si può disarmarlo. Bisogna normalizzare le relazioni con il mondo arabo".
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Eppure per Santoro la questione è più complessa: "I nemici della pace sono nei due campi, non dimentichiamo che fine hanno fatto coloro che nutrivano una speranza per la pace. Basta pensare a Shimon Peres. Hamas ora non si può ridurre a una forza terroristica. Sarà fondamentale come noi tratteremo la questione dei civili a Gaza". Gli scenari futuri? "Due sono le cose: o Israele entra a Gaza e caccia i palestinesi, aumentando l'odio nei suoi confronti, in quelli di Israele. Questa è una scintilla che può provocare la terza guerra mondiale. Oppure che gli israeliani caccino una gran parte dei palestinesi che stanno a Gaza e poi tornino indietro. Tutte e due sono opzioni assurde. Il popolo non deve essere deportato da Gaza. Io sono contemporaneamente contro Netanyahu e Hamas".
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