Otto e Mezzo, Sallusti spazza via Giannini con una risata: clamoroso dalla Gruber
A Otto e Mezzo, su La7, la padrona di casa Lilli Gruber ha ampiamente dibattuto coi suoi ospiti sul caso di Iolanda Apostolico. La giudice di Catania è diventato il principale argomento di discussione nazionale dopo che ha dichiarato illegittimo il decreto immigrazione del governo e rimesso in libertà tre tunisini che in passato erano già stati espulsi dall’Italia. L’ultimo elemento è il video del 2018 in cui la magistrata appare tra la folla di una manifestazione di sinistra pro-migranti e contro l’esecutivo di allora. Qualcuno ha gridato al dossieraggio, accusa che Giorgia Meloni ha respinto, sostenendo che sia legittimo chiedersi se un giudice abbia dei pregiudizi politici.
Massimo Giannini ha fatto un intervento duro e completamente a favore della Apostolico: la reazione di Alessandro Sallusti è stata una grossa risata, che non è sfuggita ai telespettatori di La7. “I magistrati - ha esordito l’ormai ex direttore de La Stampa - sono cittadini come gli altri quindi hanno pieno diritto di esercitare le loro prerogative. È buona norma che i magistrati si astengano il più possibile dal manifestare in modo esplicito certe posizioni, però non confondiamo l’albero con la foresta: si sta puntando il dito su un comportamento di cinque anni fa, giusto o sbagliato che sia lo verificherà il Csm. La cosa fondamentale è che la politica non si intrometta in vicende di questo tipo”.
Poi Giannini ha affrontato l’argomento del video in cui si vede la Apostolico: “Da dove arriva? Noi ancora non lo abbiamo capito. Non è materiale giudiziario, quindi? È fondamentale per la nostra democrazia capire da dove arriva quel video, che uso ne viene fatto e se la politica attinge a video che sono in mano alla Digos. Già di per sé sarebbe una grave violazione perché nessuno può essere ripreso e schedato. Il video riemerge cinque anni dopo e con un vice premier lo usa come una clava contro un magistrato colpevole soltanto di aver emesso una sentenza sgradita al governo. Penso che questo sia un atto democraticamente eversivo”. Su quest’ultima affermazione è scappata una risata a Sallusti.