Michele Santoro, l'insulto a Meloni: "Ancora non sa contare"
Michele Santoro non risparmia nessuno. Ma è su Giorgia Meloni che l'ex volto Rai ci va giù pesante. Accade a Otto e Mezzo in onda giovedì 28 settembre su La7. Qui Santoro passa direttamente agli insulti: "Ancora non ha imparato a contare. Non fa i conti con questa crisi economica e trova tutte le ragioni per cancellare la realtà. Il piano Mattei per l'Africa, che lei cita, non c’entra niente con Mattei".
E, incalzato da Lilli Gruber, spiega: "Mattei era uno che considerava le risorse energetiche della Russia centrali per lo sviluppo dell'Europa. È stato il primo durante la Guerra Fredda ad aprire un canale di comunicazione con la Russia comunista. Lei cosa fa?". A detta del fu conduttore di Annozero, il premier "assieme a Biden sta costruendo una cortina di ferro tra l'Europa e la Russia per cui i russi diventano un nemico".
Oltre a Meloni, oggetto di critiche è anche Elly Schlein. Il motivo? La segretaria del Pd "è prigioniera in un partito che non la pensa come lei; non so se controlla il partito o è il partito a controllare lei. Non ho visto aprire un dibattito sulla guerra in Ucraina ma temo che il tema sia imbarazzante per lei. Anche i cinquestelle se non pungolati non parleranno dell'argomento, come considerano imbarazzante il tema migranti, non si capisce cosa chiedono e cosa dicono".
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E a chi gli chiede se tra i dem convivano diverse anime, Santoro sbotta: "Chi se ne frega delle anime del partito che Schlein deve tenere assieme, è una leader. Il Pd ha un forte radicamento ma vedo feste dell'Unità senza masse oceaniche ad ascoltare Schlein. Tutto questo elettorato, i diecimila che si sono iscritti dove sono?". Proprio di questa debolezza approfitta il giornalista che si presenta alle Europee con la sua nuova lista. "Nasce un'iniziativa collettiva che non è una lista Santoro ma che prende corpo da un appello fatto da Raniero La Valle e Michele Santoro - tiene a precisare prima di spiegare le ragioni dietro l'ingresso in politica -. L'obiettivo è quello di fare in modo che nella prossima campagna per le elezioni europee la guerra non sia un argomento secondario. Siamo convinti che se non entriamo in campo noi gli altri partiti, compresi quelli più sensibili al tema, non parleranno di quella che è la principale ragione di ciò che sta succedendo in Europa, cioè la guerra".
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Qui l'intervento di Michele Santoro contro Meloni e Schlein a Otto e Mezzo