Saviano, Feltri: "Con quale diritto ci parla dei particolari sessuali di Lorenza?"
"Nell’articolo, con la pretesa di spiegarci la mafia, Saviano ci narra l’esistenza privatissima di una giovane che non ha alcuna colpa, che non ha fatto nulla di male, ma che evidentemente è colpevole, per Saviano, di essere figlia di Matteo Messina Denaro”: Vittorio Feltri lo scrive sul Giornale, criticando duramente il pezzo dello scrittore campano comparso ieri sul Corriere della Sera. Nell'articolo, Saviano parla della decisione di Lorenza, la figlia del boss mafioso, di prendere il cognome del padre. E nel farlo, racconta che i rapporti tra i due non sarebbero mai stati positivi, con Messina Denaro che a quanto pare non approvava la vita privata della figlia.
Secondo il direttore editoriale del Giornale, "il femminista Roberto Saviano non ha tenuto conto" del dolore della donna: "Per questi era più importante sbattere sul giornale l’intimo di una donna che è rea di avere accettato di farsi chiamare Lorenza Messina Denaro. Con quale diritto Saviano ci consegna i particolari sessuali della vita di Lorenza? Con quale diritto ci dice che persino il babbo la reputava leggera, una che 'capisce solo il c…', con quale diritto la sporca pubblicamente in questa maniera, dipingendola alla stregua di una donnaccia?", si chiede Feltri. Infine l'affondo: "Se il finto-femminista Saviano ha voglia di scrivere di sesso, scriva un romanzo erotico e non violi la privacy di una donna che per di più non ha compiuto alcun delitto".
"Caduto il muro di omertà": lo schiaffo di Myrta Merlino a Roberto Saviano