Natalia Aspesi, l'ultima ossessione: perché Giorgia Meloni non si sposa?
Un mistero, arsenico e vecchi merletti. Potrebbe sintetizzarsi così il ritratto a tinte acide che Natalia Aspesi ha dedicato ieri su Repubblica a Giorgia Meloni. Il mistero riguarderebbe il matrimonio della premier con Andrea Giambruno: «Quel bell’uomo, Giorgia non l’ha sposato». Già, Giorgia la sovranista, madre, cristiana, non è sposata. E detto da una donna di sinistra cultrice del pensiero, oltre che dell’amore libero, non pare cosa da poco.
A parte questa reprimenda salottiera, il resto dell’articolo è un concentrato di pozioni venefiche su un morbido letto di pizzi e merletti. Sì, perché la leader di Fdi, per quanto malsopportata, non può non indurre una qualche forma di ammirazione. Non solo perché è la prima donna premier d’Italia di destra, maledizione!- ma per come ci è arrivata a questo risultato: «Giorgia lavorava e lavorava decisa a passare dal tre per cento alla vittoria, sotterrando la sinistra», spiega la Aspesi. «Lei aveva già imparato l’inglese mentre i nostri ministri di solito balbettano». Una tosta, insomma, sgobbona e studiosa. Intanto la sinistra che faceva?
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«Lottava serena per ottenere più fluid e più una gran variabile di gender. La famiglia Meloni stava per agevolmente prendersi il governo cosa che fece un anno fa stupendosi lei stessa, mentre gli oppositori, litigavano sino all’ultimo dicendosene delle belle».
Fin qui i merletti. Poi si attacca coi veleni. Innanzitutto, questa famiglia Meloni «a poco a poco si sistemava, la sorella Arianna nel di lei partito, il compagno Andrea a dire la sua, il cognato Lollobrigida ministro dell’Agricoltura dall’università privata Niccolò Cusano» (occupazione di destra, mica oculata gestione del potere come fanno a sinistra).
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IL GIALLO DEI CAPELLI
Inoltre non si capisce «come faccia quella signora a girare come un fulmine il mondo, in qua e in là, coi bei capelli che basta un tocco perché vadano a posto» (altro mistero su cui indagare); in più «arriva dove ci sono i microfoni e dice cose persino sensate» (inaccettabile), ma, occhio alla goccia di razzismo di sinistra, sensate «per lo meno per vecchi che l’hanno votata»: chi vota a destra deve essere vecchio e un po’ rintronato, mica come i giovani alla Aspesi e i sessantottini sempre pronti alla rivoluzione e al futuro. Insomma, questa premier «carina» che «nasconde i fianchi con una quantità di vestiti che cambia a migliaia a giorno» (velenosa invidia femminile), «che si muove tra Biden e chi sa chi, e sa rispondere» (pensa un po’che razza di premier), «fa venire il nervoso» a lorsignore. Infine, il mistero: «A parte Dio che lei nomina spesso, e a parte il chiedere anche a noi di farlo, c’è questo mistero: una graziosa signora che non si sposa, proprio per non rendere definitivo il matrimonio con un bel giovane di cui non si conosce bene il futuro». Ah, mistero svelato, tana per Giorgia!