Andrea Purgatori, colpo di scena nelle indagini: cosa valuta il pm
Ancora in corso le indagini sulla morte di Andrea Purgatori, giornalista e conduttore di Atlantide su La7, morto a 70 anni lo scorso luglio. L'ultimo colpo di scena riguarda una possibile richiesta di incidente probatorio nell'ambito dell’inchiesta aperta dai pm della Capitale. Stando a quanto appreso finora, pare che nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra i consulenti della procura e delle parti sull’attività peritale che ha fatto seguito all’autopsia svolta al Policlinico di Tor Vergata. Un’attività concentrata sui reperti del cervello prelevati nel corso della prima parte dell’autopsia che si è svolta il 26 luglio scorso e sui quali è stato disposto un esame strumentale e istologico.
Nel fascicolo aperto dopo l’esposto della famiglia del giornalista, si procede per l’ipotesi di omicidio colposo. Nel registro degli indagati ci sarebbero i nomi di due medici. Nella denuncia i familiari di Purgatori hanno chiesto che venga fatta luce sulla correttezza della diagnosi refertata al giornalista e delle cure apportate. L'autopsia a cui il giornalista è stato sottoposto nei giorni scorsi aveva rivelato metastasi in tutto il cadavere.
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Per anni al Corriere della Sera, dove si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità, Purgatori - nel corso della sua lunghissima carriera - si è dedicato con tenacia alla strage di Ustica del 1980. Mentre tra i suoi ultimi lavori spicca la partecipazione al documentario "Vatican Girl" sul caso di Emanuela Orlandi.
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