Tomaso Montanari incita gli studenti alla rivolta: "Sveglia, occupate!"
Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, insulta il governo di Giorgia Meloni sulla questione della scuola e in particolare sul voto in condotta che il professore, in una intervista a Il Fatto quotidiano, definisce "il ritorno a una idea autoritaria della scuola, che valuta il rispetto dell’autorità col voto in condotta" mentre secondo lui "la scuola vera educa a contestare l’autorità, argomentando". Quindi, prosegue Montanari: "La risposta alla violenza in classe è più cultura, più liberazione, più vera educazione: non più repressione. E poi si abbia il coraggio di renderlo un voto vero, basta con l’ipocrisia che il 6 non basta: che vuol dire che con 8 in condotta si è penalizzati alla maturità, e che con 6 si frequenta il corso di educazione civica? Non sono voti sufficienti?", si chiede.
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Eppoi, è l'affondo del rettore: "Questa è una scuola che sorveglia e punisce, una scuola ‘militare’ che piace a questa destra autoritaria. Il mondo ha bisogno di meno conformismo e gente che obbedisce: e invece questo governo lobotomizza gli italiani dai banchi di scuola. Certo, se il merito è essere sorella, cognato, cugino di un potente, tutto diventa chiaro…". Infine Montanari incita gli studenti alla rivolta: "Spero che i ragazzi reagiscano contestando e anche occupando le scuole. Sveglia, ragazzi".
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