Vannacci a rapporto da Crosetto: "Come si è presentato", un'indiscrezione pazzesca
Nei giorni scorsi Guido Crosetto ha ricevuto a rapporto il generale Roberto Vannacci. L'incontro è avvenuto su richiesta del generale è finito nell'occhio del ciclone per il libro-scandalo "Il mondo al contrario", oggetto di polemiche per i passaggi che prendono di mira migranti, gay, femministe, ambientalisti e atlete di colore. E su questo faccia a faccia si è soffermato il ministro della Difesa ospite di In Mezz'ora nella puntata di domenica 10 settembre su Rai 3. Premettendo che "il sistema democratico si alimenta dal confronto delle idee, anche diverse, e a volte con vivacità", il co-fondatore ha detto la sua a Monica Maggioni.
E non senza lezioni: "Le istituzioni hanno un altro compito: quello di difendere i principi e i valori, che sono un'altra cosa. Sono quelli su cui si regge il nostro Stato democratico. Pertanto devono essere salvaguardati in primis dalle Forze armate che hanno il compito di difendere la democrazia e le istituzioni. Io sono il ministro della Difesa e devo preservare la mia istituzione che dev'essere percepita da tutti come il luogo dove vengono difesi i principi e i valori democratici di questo Paese e la libertà di tutti di avere idee diverse".
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Poi Crosetto ha svelato un'indiscrezione sull'incontro con Vannacci: "È arrivato vestito in abiti civili e gli ho detto 'scusi come mai non ha la divisa?'. E lui mi ha risposto: 'Mi hanno detto di non metterla i miei superiori perché oggi venivo da lei come se fosse una cosa privata e non mi hanno neanche dato il rimborso del treno'. Gli ho detto di no, perché quando si chiede il rapporto al superiore gerarchico si rientra in servizio anche se momentaneamente non lo si è. Quindi doveva venire col foglio di viaggio del treno e vestito in divisa".
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