Elon Musk sul caso Starlink: "Ho evitato la terza guerra mondiale"
Dietro alla decisione di Elon Musk di sospendere l'uso del suo servizio di internet satellitare da parte dell’esercito ucraino, la volontà di evitare una "escalation del conflitto che potrebbe portare alla terza guerra mondiale". Lo ha ammesso lo stesso patron di Tesla e proprietario di X (il fu Twitter) nella sua ultima biografia. A firma di Walter Isaacson, il libro descrive come i droni sottomarini armati si stessero avvicinando ai loro obiettivi quando "hanno perso la connettività e si sono arenati in maniera innocua".
Dietro a questo proprio Musk che ha ordinato agli ingegneri di Starlink di interrompere il servizio nell’area dell’attacco. Il motivo? La preoccupazione che Vladimir Putin avrebbe risposto con armi nucleari a un attacco ucraino alla Crimea occupata dai russi. Per lui l’Ucraina "stava andando troppo oltre" minacciando di infliggere una "sconfitta strategica" al Cremlino. Non manca dunque una stoccata a Zelensky: "Come sono finito in questa guerra? Starlink non è stata pensata per essere coinvolta in guerre. È per consentire alla gente di guardare Netflix, rilassarsi e avere accesso online alle scuole. Insomma per cosa pacifiche, non per attacchi con droni".
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Forte dei suoi oltre 4.500 satelliti, più della metà di quelli attivi, il patron di Tesla e X ha quasi un monopolio. Starlink è infatti spesso l'unica modalità per avere accesso a internet nelle zone di guerra e in quelle colpite da disastri naturali, oltre a essere essenziale in Ucraina e aver aiutato gli attivisti in Iran e Turchia ad aggirare i controlli dei loro governi.
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