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Giambruno, vergogna-Fatto in prima pagina: Meloni a Caivano, "mi raccomando..."

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Il Fatto quotidiano non ha dedicato la vignetta di prima pagina a Giorgia Meloni, preferendo affidare a Vauro il compito di ritrarre polemicamente Papa Francesco travestito da Evgeny Prigozhin. D'altronde, che il foglio diretto da Marco Travaglio non perda mai occasione per sparare a vista su Zelensky e i filo-ucraini di casa nostra non è una novità. Però la visita della premier a Caivano, per studiare con i propri occhi lo stato drammatico del Comune alle porte di Napoli dopo il dramma delle due cuginette stuprate da un branco di giovanissimi è occasione ghiotta e imperdibile per fare polemica. E così ci pensa la matita armata di Natangelo, leggermente meno greve di quella del signor Senesi, a scatenare le velenose ironie del quotidiano filo-grillino. 

 

 



Nat pubblica su Twitter la sua opera: la Meloni esce di casa e una voce, da dentro, la ammonisce bonariamente. "Buon viaggio tesoro! E mi raccomando: non bere". Difficile si tratti di mamma Meloni. Piuttosto viene il legittimo sospetto che il Fatto voglia prendere per i fondelli Andrea Giambruno, compagno della premier, che le opposizioni hanno trascinato nel fango delle polemiche politiche accusandolo di victim blaming, di colpevolizzare cioè le donne vittime di violenza sessuale.

 

 


 

 

La frase contestata al giornalista Mediaset, pronunciata durante la conduzione di Diario del giorno su Rete 4, è ormai notissima anche perché spesso storpiata e strumentalizzata dai commentatori di sinistra: "Io non ho mai detto 'la ragazza se l’è cercata' o che, se eviti di ubriacarti, 'non ti stuprano' - ha protestato Giambruno sul Corriere della Sera -. Ho premesso che era un atto abominevole compiuto da bestie, poi, siccome l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace e il direttore Pietro Senaldi parlavano di autotutela, mi sono permesso di dire ai giovani, a ragazzi e ragazze senza distinzioni di genere, di non uscire apposta per ubriacarsi e drogarsi, mi sono raccomandato di fare attenzione perché, purtroppo, il malintenzionato lo trovi. Certi politici vanno dietro a un titolo falso, chiedono la mia sospensione, ma per cosa? Per aver detto ai ragazzi non vi drogate?".

 

 

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