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Giambruno, quegli inviti alla prudenza scambiati per sessismo

Marco Petrelli
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Nella vita puoi fare tutto e sentirti libero di essere tutto. Nessuno deve giudicarti o, peggio, farti del male. Chi scrive la pensa così e non siamo in pochi a condividere tale pensiero. Purtroppo on siamo la maggioranza. Anzi, a volerla dire tutta la maggioranza se ne infischia, ti giudica e ti deride nascosta dietro la retorica del “volemose bene”. Ma più pericolosi degli ipocriti, sono i branchi di “squali” che nuotano nel mondo…

 

Andrea Giambruno 

Il giornalista di Mediaset ha soltanto invitato alla prudenza: lucidità e attenzione per non essere divorati dagli squali di cui sopra. Squali non affascinanti come quelli che dei nostri mari e, purtroppo, vittime di pregiudizio e caccia spietata, semmai l’allegoria di uomini e donne prive di qualsivoglia scrupolo e di rispetto per la persona.

E chi sostiene che puoi ubriacarti senza incappare in rischi o è tremendamente ingenuo o non gli importa nulla di te. L’ubriachezza espone dapprima al riso, poi all’indifferenza e al disprezzo degli altri che ti scansano come un appestato, lasciandoti solo quando magari avresti bisogno di aiuto. Ci sono l’uomo e la donna responsabili che ti chiamano un taxi, ti fanno salire e ti raccomandano di tornare a casa; ci sono i suddetti pescecani, che si approfittano della sbronza per avere da te qualcosa… qualunque cosa!

 

Prudenza contro popolarità 

Pinocchio schiacciò il Grillo Parlante, mentre l’erudito insetto collodiano cercava di metterlo in guardia sui pericoli del mondo. A nessuno piaceva e piace farsi fare la paternale: siamo tutti sicuri di noi, convinti di spaccare il mondo. Sarà così; ma è altrettanto lecito essere coscienti che alle volte è il mondo a spaccare noi. Dunque, prudenza. Sì, è un invito noioso eppure è ciò che aumenta le probabilità di rimanere incolumi. E vale per tutti: dall’inviato di guerra, che non mette in pericolo se stesso e gli altri per vincere il Pulitzer, al chi si affaccia al mondo per la prima volta.

 

Esperienza e guida 

Sbattere il grugno e fare errori è la “scuola” di vita migliore che ci sia. Però, talvolta, qualche consiglio frutto dell’esperienza va pur accettato. Quindi, se i tuoi ti fanno notare che il ricco uomo che ama circondarsi di ragazze appena maggiorenni possa farlo non solo per filantropia, prima di rispondere “la so gestire” ripensa attentamente a ciò che ti è stato detto. Ciò può evitarti situazioni spiacevoli e dolorose. Se ti consigliano di restare solo/a durante e dopo una festa e, se in difficoltà, di accantonare la vergogna e chiedere aiuto non prenderla come “vogliono farmi passare da sfigato”: saper ammettere di essere in difficoltà può tracciare il confine fra epilogo sereno della serata ed esperienza che ti segna.

 

Libertà e consenso 

Fai spallucce di chi, in tv, ti dice che devi essere libero/a di fare ciò che vuoi senza alcuna conseguenza. E’ un concetto bello da dire, piacevole da ascoltare, subito condivisibile ma... ma non ha alcun riscontro nella realtà. E’ espresso per ottenere facilmente popolarità e consenso, a scapito certo di chi lo recepisce. In verità, fra gli ostacoli maggiori per ottenere giustizia da un torto subito c’è la burocrazia che politici, VIP, femministe radicali sembrano dimenticare. Tu denunci, i carabinieri e la polizia trasmettono alle procure e poi i tempi si allungano. Non lo diciamo noi, ma i casi di cronaca…

Ciò non vuol dire perdere fiducia nella Giustizia: famiglia, amici e Stato ci sono sempre. Significa imparare a scremare quel che ti viene detto: le vere femministe, ad esempio, parlano di complementarietà fra Uomo e Donna e di un’uguaglianza fatta di stessi diritti e stessi doveri. Invocare leggi speciali, parlare di patriarcato, assumere atteggiamenti giacobini gioveranno pure all'audience ma, ce lo chiediamo in tutta serenità, hanno davvero prodotto qualche serio, tangibile cambiamento?

 

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