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Michela Murgia, i funerali: respinta la corona di fiori. Urla fuori dalla chiesa

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Momento di alta tensione ai funerali di Michela Murgia. Fuori dalla chiesa degli Artisti a Roma qualcuno grida "comunisti di m***. Viva la Meloni". Si tratta di un uomo di circa 50 anni poi avvicinato dagli agenti della Polizia locale. Intanto, la scrittrice, scomparsa giovedì a soli 51 anni, ha optato per un'insolita scelta. L'attivista infatti non avrebbe mai voluto fiori recisi al suo funerale. Non a caso alla chiesa non ci sono fiori. Una disposizione dettata dalla stessa scrittrice, tanto che è stato rimandato indietro anche la corona di fiori del Comune di Roma.

Secondo quanto appreso da LaPresse da fonti della famiglia, Murgia non voleva fiori recisi in chiesa. Tutti i cuscini di fiori mandati da diverse autorità, dal sindaco al Comune, sono rimasti fuori sul sagrato. La chiesa è piena mentre sul sagrato sono affollate centinaia di persone. Alle esequie è presente tutta la famiglia 'queer', come la definiva Murgia, e tra gli altri, l'amico Roberto Saviano, la segretaria dem Elly Schlein, Francesca Pascale con la compagna Paola Turci.

Ma non solo, perché in tanti hanno deciso di sfidare questo caldo torrido per darle l'ultimo saluto, tra amici, follower, turisti curiosi, ma anche molti che l'hanno amata (o odiata) per le sue posizioni spesso dure e nette su temi sociali spesso delicati e divisivi. Il suo è, come ha detto Saviano, un "funerale politico" visto che in prima fila a darle l'estremo saluto c’è la sua famiglia allargata, eterodossa, basata su legami d'affetto e d'amore piuttosto che di sangue.

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