Piero Fassino, l'ultima sparata: "Io non chiedo soldi. Altri sì"
Ammette di essere stato un ingenuo, ma Piero Fassino non ci sta a passare né per ingrato né tanto meno da bugiardo. Dopo le polemiche sollevate dallo show alla Camera dove ha spiegato voce per voce la sua busta paga da parlamentare, torna sulla questione anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. "Non ho chiesto nessun aumento di indennità, altri invece sì", dice in diretta a SkyTg24. "Il mio intervento non è stato un errore ma un'ingenuità", insiste l'ex sindaco di Torino. "Molti hanno equivocato, non mi sono lamentato. Ho semplicemente ricordato che l'indennità è di una certa dimensione e non è di quella dimensione stratosferica che viene propalata. Si parla di 11 o 12 mila euro, ma non è vero. Non ho mai detto che bisogna cambiarla l'indennità".
Poi Fassino punta l'indice: "È stato un odg presentato da un parlamentare di centrodestra che ha chiesto di aumentare l'indennità ed equipararla a quella dei senatori, e in quel caso nessuno ha ritenuto di dire nulla". "Non ho voluto chiedere qualcosa ma ricordare una cosa che è palese", continua il dem ribadendo di aver spiegato "come spendo io le altre voci per l'attività parlamentare. Non c'è un euro che mi metto in tasca di quelle voci: spendo per i miei collaboratori, per le mie iniziative politiche". "Le cose sono trasparenti", conclude Fassino. "Ma viviamo in un mondo fatto di un nervosismo fuori misura".