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Patrick Zaki, siluro da Nicola Porro: "Estremo, radicale. Ma quale indipendenza..."

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“Come difensore dei diritti umani devo essere indipendente”: Patrick Zaki lo ha detto quando ha deciso di rifiutare l'aereo di Stato messo a disposizione dal governo italiano per il suo rientro in Italia dall'Egitto. Peccato però che oggi Zaki abbia deciso di tenere la sua prima conferenza pubblica al Labas. Si tratta - come scrive Francesco Giubilei sul sito di Nicola Porro - "di un centro sociale tra i più estremi, tra i più radicali, tra i più di estrema sinistra che si trovano a Bologna, noto alle cronache per aver organizzato nel giorno dei funerali di stato di Silvio Berlusconi il cosiddetto “Funeral Party”, quindi una festa per festeggiare sostanzialmente la morte di Berlusconi".

 

 

 

Su questa scelta, Giubilei ha dei dubbi: "Il Labas, il centro sociale, si trova in dei locali di proprietà del comune di Bologna che concede questi spazi. È stato quindi giustamente richiesto di togliere questi spazi, ma il sindaco Matteo Lepore ha fatto finta di nulla. Sarà forse perché all’interno della coalizione di sinistra che sostiene Lepore è presente anche il consigliere Detjon Begaj, che è stato un attivista di Labas, che è un attivista Labas e lo è da vari anni? Sarà forse perché gran parte poi dei voti della sinistra radicale bolognese sono finiti proprio a Lepore e sostengono l’attuale amministrazione di sinistra, più che di centro-sinistra, del comune di Bologna?".

 

 

 

Il Labas, insomma, pur non essendo affiliato a un partito politico, ha comunque una connotazione politica piuttosto forte. Di qui i forti dubbi sull'indipendenza di cui ha parlato Zaki nei giorni scorsi. A tutto questo, inoltre, si aggiungono anche altre voci, secondo cui Zaki potrebbe essere candidato dalla sinistra, forse anche dal Partito Democratico, alle elezioni europee. Zaki però non è cittadino italiano. Di qui il problema della cittadinanza. Cosa che la sinistra potrebbe utilizzare a scopo elettorale per attaccare il centrodestra. 

 

 

 

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