Patrick Zaki? Nel centro sociale che festeggiò la morte di Berlusconi
Dopo una settimana passata a riabbracciare la città e i tanti che aspettavano il suo ritorno, arriva anche un primo impegno politico per Patrick Zaki: oggi, 31 luglio, alle 19 sarà ospite al centro sociale Labas come ospite in un dibattito con Nour Khalil, attivista egiziano e direttore esecutivo di Refugee egypt platform in Egypt, e altri attivisti egiziani, "per esplorare ciò che resta dei sogni e delle aspirazioni della Rivoluzione, come mappare le evoluzioni dell’Egitto contemporaneo, e come costruire insieme un percorso che determini la liberazione di tutti i prigionieri politico egiziano e una convergenza euro-mediterranea delle vertenze sociali", spiegano dal collettivo di vicolo Bolognetti che inquadra così l’incontro dal titolo "Egitto, a tredici anni dalla rivoluzione".
"Mi cogliete alla sprovvista": la domanda in tv che spiazza Patrick Zaki
Ma attenzione perché il Labas non è un centro sociale qualunque. È quello che nel giorno dei funerali di Silvio Berlusconi, nella sua sede in Vicolo Bolognetti 2, organizzò il "B. State Funeral party", per festeggiare la morte del Cavaliere.
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Zaki, graziato da Al Sisi grazie anche all'intercessione del governo Meloni, dopo la condanna che ha concluso la sua odissea giudiziaria, è tornato a Bologna deciso a proseguire il suo lavoro di ricercatore e attivista dei diritti umani e stasera dunque si presenterà in questa ritrovata veste per contribuire a un dibattito che nelle intenzioni vuole "tracciare un percorso che guardi, con una prospettiva europeista radicale, a tutte le sponde del Mediterraneo e sia in grado di costruire infrastrutture politiche capaci di produrre una convergenza tra attivisti e difensori dei diritti umani dalle diverse latitudini". Ma la sua è evidentemente un vero e proprio atto politico.