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Saviano insulta La Russa: "Destra rozza e ignorante. E di Mussolini..."

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Ci risiamo. Roberto Saviano non perde occasione per insultare il governo e i suoi ministri. Così oggi tocca a Ignazio La Russa. Con un post su Twitter, lo scrittore si lascia andare a un collegamento dall'obiettivo palese. "Ottanta anni fa, il 25 luglio 1943 - esordisce -, il criminale di guerra Benito Mussolini, del quale il nostro Presidente del Senato ha a lungo conservato - fino a qualche mese fa - una statuetta celebrativa, venne cacciato dai suoi stessi sgherri".

 

 

Ecco poi che l'autore di Gomorra torna al presente: "La nomina di Ignazio Benito La Russa a seconda carica dello Stato rimane il più grande vilipendio alla memoria dei padri costituenti dalla fine della Seconda guerra mondiale. L’idea che un erede diretto di quella tradizione politica possa assurgere ai vertici massimi della Repubblica descrive bene le ragioni per le quali una destra tanto rozza e ignorante (a tratti caricaturale, ma non per questo meno pericolosa) abbia conquistato il potere in Italia e non in Spagna o in Germania". 

 

 

 

Saviano fa riferimento alle elezioni spagnole e invece che prendere atto che la destra è la prima forza, passa agli insulti. D'altronde, il suo odio nei confronti di Fratelli d'Italia non è una novità. Solo poche ore prima se la prendeva con il partito di Giorgia Meloni. "Una qualunque storia politica che abbia tra i suoi miti fondativi la figura di Giorgio Almirante, come racconta Bottura, è una storia politica basata su continui tentativi di falsificazione. Una qualsiasi storia politica che partisse da tali infamie, per costruire i propri miti fondativi, si porrebbe con evidenza al di fuori della Costituzione. Ma quale forza politica avrebbe oggi, 24 luglio (giusto un giorno prima!), il coraggio di presentarsi in Europa con, nel simbolo, una fiamma che ancora ricorda quelle infamie?". Ogni giorno, un insulto. Eppure a Saviano tutto è concesso. Programmi in Rai compresi...

 

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