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Patrick Zaki nel mirino della Lega: "Revoca della cittadinanza"

Andrea Valle
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Prima lo sbarco a Malpensa, con un saluto fugace ai cronisti e ai sostenitori presenti nell’aeroporto varesino. Quindi un breve e zoppicante discorso in italiano all’università di Bologna, accanto al rettore e alla relatrice con cui ha discusso la sua tesi in collegamento dal carcere settimana scorsa. Infine, in piazza Maggiore, la scelta della lingua inglese per festeggiare insieme ai bolognesi (e al segretario Pd Elly Schlein) il ritorno in Italia dopo la grazia concessa da Al Sisi. Sicuramente emozionato, Zaki ha mostrato di non essere a proprio agio con la lingua italiana: in università ha provato a leggere un breve testo scritto ma- complice la tensione- è incespicato più volte.

 


A proposito di cittadinanza italiana. Sono tanti i Comuni che negli anni scorsi hanno assegnato a Zaki - arrestato nel 2020 in Egitto - la cittadinanza onoraria. A Imola ieri c’è stata la protesta della Lega, con il consigliere Simone Carapia che ha chiesto al sindaco di revocare la cittadinanza concessa nel luglio 2021. «Il comportamento tenuto in occasione del ritorno in Italia è altamente offensivo». Secondo il leghista, « nonostante Zaki sia libero grazie all’intercessione del nostro governo, abbia trovato lo stratagemma per non incontrare personalmente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, liquidando il tutto con due parole di ringraziamento davanti alle telecamere». No all’incontro con Meloni, sì al palco con il sindaco Pd di Bologna Matteo Lepore.

 

 

Ieri pomeriggio, intanto, il Consiglio comunale di Bologna ha omaggiato Zaki. «Diamo a Patrick il più caloroso bentornato nella nostra amata città» ha detto il presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca. «È un momento di grande sollievo e gioia per tutti noi. Durante questi oltre tre anni di ingiusta prigionia, molte persone si sono unite nella lotta per la sua liberazione. Ieri, finalmente, Patrick è tornato nella città che considera `la sua casa, la città a cui sente di appartenere”. Bologna, `la città della libertà”, come lui stesso l’ha definita, lo accoglie a braccia aperte». Se in Italia proseguono i preparativi per la grande festa in programma a Bologna domenica prossima, in Egitto non si placano le polemiche interne per la scelta di liberare Zaki. Il premio Nobel per la Pace egiziano 2005 Mohamed El Baradei, in rotta da anni con Al-Sisi, ha definito «vergognosa» per l'Egitto la calorosa accoglienza riservata a Patrick Zaki al suo arrivo in Italia. «Una scena vergognosa che si ripete! Purtroppo siamo nemici di noi stessi», ha scritto su Twitter l'ex direttore generale dell'Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) commentando un video che mostra l’arrivo di Patrick a Malpensa nella ressa dei media.

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