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Sallusti smaschera Travaglio: "Un attore, la balla su Montanelli"

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Chi è veramente Marco Travaglio? A rivelarlo è Alessandro Sallusti, con una punta di ironica ammirazione: "Un attore. Fa quello di sinistra ma in realtà è di estrema destra". Parole e musica del direttore di Libero, intervenuto sul palco di Palazzo Paleologo a Trino per l'ottava edizione del Festival delle Città Identitarie ideato diretto da Edoardo Sylos Labini per riscoprire i simboli culturali, storici e artistici delle città di provincia italiane. Sallusti non è mai stato tenero con il collega, direttore del Fatto quotidiano, con cui ha spesso incrociato le spade in infuocati talk su La7. In altre parole, lo conosce bene anche per qualche vecchio trascorso professionale.

 

 

 

"Siccome il personaggio funziona, lui recita quello. E in teatro è ancora meglio che al giornale", puntualizza con sarcasmo Sallusti su Travaglio, per poi aggiungere qualche dettaglio più privato decisamente imbarazzante. "Nella sua recita c'è anche l'essere stato il braccio destro di Montanelli: è una balla clamorosa".

 

 



"Negli anni Ottanta - prosegue Sallusti, divertito, nel suo racconto davanti al pubblico presente - lavoravo con Montanelli e Travaglio era il vice corrispondente dello sport da Torino. Montanelli non sapeva nemmeno che esisteva". E alla domanda su chi siano stati i suoi editori più arroganti, Sallusti ha risposto senza troppi indugi: "Gli Agnelli. Erano molto 'padroni', gli editori più bruschi". Tutto il contrario di Silvio Berlusconi, "che invece ha sempre governato con la persuasione e con l'autorevolezza".

 

 

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