Roberto Saviano vaneggia su Salvini: "Da chi è stato protetto"
Come se non bastasse una querela, Roberto Saviano torna a definire Matteo Salvini "ministro della Mala Vita". Questa volta il motivo è Carola Rackete, o meglio, un tweet del leader della Lega sull'ex capitana della Sea Watch. "Dallo speronare motovedette italiane della Guardia di Finanza alla candidatura con la sinistra è un attimo. Auguri, viva la democrazia!", scriveva il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture scatenando l'ira dello scrittore.
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Per Saviano, infatti, "Carola Rackete per la giustizia italiana non ha mai speronato. Quando il ministro della Mala Vita smetterà di mentire?". Peccato però che lo scrittore non la racconta tutta giusta. Il 19 maggio 2021 il procuratore Luigi Patronaggio ha chiesto l’archiviazione perché la comandante avrebbe agito per stato di necessità: aveva il "dovere di portare i migranti in un porto sicuro", non potendo più garantire la sicurezza a bordo delle 42 persone soccorse 17 giorni prima, e che l’allora ministro dell’Interno non voleva far sbarcare. Insomma, non è che lo speronamento non è avvenuto, bensì è stato solo giustificato dallo stato di necessità.
Ma non è tutto. Come se non bastasse Saviano rincara la dose: "Che faccia tosta! Ma quando passerà al Ministro della Mala Vita il vizio di mentire? In ogni sede, anche in sede giudiziaria, è stato chiarito che Carola Rackete non ha mai compiuto nessun atto ostile e che anzi ha agito nel rispetto della vita umana. Il Ministro della Mala Vita, invece, accusato di diffamazione aggravata nei confronti di Carola Rackete, è stato protetto dai suoi sodali in Parlamento".
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E ancora, gettando altro fango: "Le bande parlamentari che lo difendono sono la forza delle sue menzogne. Io stesso ormai attendo invano che si degni di venire a testimoniare in un processo che lui stesso ha iniziato e che mi vede imputato da anni, ostaggio della sua querela, mentre lui accampa scuse pur di non venire in tribunale a dare conto delle sue continue e ripetute falsificazioni della realtà. Salvini mente come respira… lo testimoniano, se ce ne fosse bisogno, le affermazioni contenute in questo tweet".