Meteo, Luca Mercalli: "50 gradi, vite stravolte". Choc: a cosa si ridurrà l'uomo
Quando si parla di caldo killer, spiega Luca Mercalli, sono i numeri a parlare. "Quelli del Cnr, numeri veri", spiega il climatologo con il farfallino, presidente della Società meteorologica italiana e noto volto tv, alla Stampa. Quella appena iniziata si preannuncia come l'estate più calda degli ultimi decenni, e la mente di tutti va a 20 anni fa, nel 2003: "Un grosso anticiclone africano domina la nostra penisola. Ormai dopo il 2003 è diventato una presenza costante delle nostre estati. In quell'anno per la prima volta abbiamo avuto 40 gradi a Torino, 40 a Milano, 40 a Parigi, temperature che prima non si erano mai viste. Quell'estate fece 70mila morti, di cui 20mila in Italia. Una situazione drammatica, stile Covid per capirci. Dopo il 2003 abbiamo avuto altre stagioni difficili, quella del 2015, il 2017, il 2019 e poi ancora quella dell'anno scorso, il 2022, che è da classificare quasi a pari merito con il 2003, quando abbiamo contato 60mila morti, 18mila in Italia".
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Le premesse, dunque, sono drammatiche, anche se Mercalli esorta a considerare tutto a settembre, in un quadro complessivo. Nel frattempo, bisogna ragionare alla giornata: "A giugno molti pensano che ha fatto fresco. Invece è stato tra i più caldi in 220 anni, sempre dati Cnr. Solo che è stato molto nuvoloso e nessuno si è accorto di questo caldo", sottolinea l'esperto.
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Per luglio, lo scenario è quello di "una ondata di calore di grande intensità mai così prolungata". Al Nord le temperature cresceranno di un grado ancora, "Al Centro-Sud invece continua, fino al 25-27 luglio. Picchi in Sicilia e Sardegna, valori tra i 40 e 45 gradi". Con il riscaldamento globale il primo sintomo è l'ondata di calore. Non solo in Italia. In tutto il mondo. In Cina hanno superato i 50 gradi. Pensi agli incendi in Canada, che non c'erano mai stati di quelle dimensioni. Poi abbiamo gli oceani, che non sono mai stati così caldi. Soprattutto l'Atlantico, che è ai suoi massimi storici: 4,6 millimetri all'anno è la media mondiale della crescita degli oceani". Il Pianeta, insomma, "sta dando i numeri, con conseguenze gravissime per l'agricoltura, l'energia, la salute, le migrazioni". Insomma, le estate a 50 gradi, sottolinea, "ci cambieranno la vita".
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Andando avanti di questo passo, è la tesi di Mercalli, "i vigneti del Piemonte non ci saranno più, faremo datteri. Se faranno gli interventi che chiediamo, entro la fine del secolo i mari si alzeranno di 40 centimetri e la temperatura salirà di due gradi. Ma se la politica non farà niente, allora le acque si innalzeranno di un metro e 20. E allora che ne sarà, ad esempio, di Venezia? Ma guardi che queste cose non le dico io. Le dice Antonio Guterres, segretario Onu. Le ha dette il Papa nel 2015. Le dice Giorgio Parisi, Nobel per la fisica 2021. E se vogliamo essere efficaci dobbiamo intervenire entro il 2030, è come una malattia, non si può più perdere tempo. Se no condanniamo i nostri figli".