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La Russa, show dell'avvocato della ragazza: "A Roma a caccia di testimoni"

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Da che è finito nel mirino il figlio di Ignazio La Russa, Leonardo Apache, accusato di stupro da una ragazza di 22 anni che si è risvegliata il mattino successivo nel letto del ragazzo senza ricordare nulla, stiamo iniziando a conoscere un nuovo personaggio. Trattasi dell'avvocato dell'accusatrice, Stefano Benvenuto, che vediamo spesso e volentieri parlare in televisione o concedersi ad interviste.

Sin dal principio si è speso in prese di posizione che hanno lasciato un poco perplessi. In primis quella relativa a Ignazio La Russa, che la ragazza ha detto aver visto affacciarsi in camera di Leonardo la mattina dopo i presunti fatti, salvo poi chiudere la porta e tornare sui suoi passi. Tanto è bastato a Benvenuto per sostenere che "Ignazio La Russa è diventato testimone". E insomma lo vorrebbe in aula. Vorrebbe interrogare in tribunale il presidente del Senato.

 

Oggi, lunedì 10 luglio, l'avvocato Stefano Benvenuto si concede a una nuova intervista, questa volta a Repubblica, a cui rivela circostanze piuttosto peculiari. In premessa spiega di essere andato a Roma ieri, domenica. E perché mai? "Indagini difensive", spiega. Insomma, sarebbe andato nella capitale per vicende inerenti al caso-La Russa

Ma in che ambiente state indagando? "Nella movida. È domenica e sono arrivato a Roma adesso", affermava, lasciando quasi intendere che la caccia al dj di cui si parla nella denuncia potrebbe aver spostato il suo epicentro proprio nel capoluogo.

Ma non è tutto. Quando gli chiedono cosa stanno cercando, ecco che l'avvocato risponde: "Stiamo lavorando anche di notte. Ieri sono andato a letto alle 3", aggiunge e chi si chiede perché lo aggiunga. "L'obiettivo è chiudere il cerchio identificando i soggetti che possano portarci alla verità. Per noi è prioritario. Questa è una promessa che ho fatto alla famiglia in persona", conclude Stefano Benvenuto, le cui parole francamente continuano a stupire.

 

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