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Santanché sul palco, si scatena l'odio: insulti e caos alla Versiliana

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Daniela Santanché è stata contestata da una ventina di lavoratori del turismo iscritti al sindacato di base Usb. Cartelli, striscioni e megafoni sono stati utilizzati per esprimere il dissenso nei confronti della ministra, che stava intervenendo alla Versiliana. Al grido di “diritti, salario” i manifestanti hanno continuato la loro protesta anche dopo che la Santanché è andata via: a un certo punto hanno anche invaso le strade del lungomare, interrompendo il traffico per qualche minuto. 

 

 

Le forze dell’ordine ha comunque tenuto a bada il gruppo di manifestanti, con alcune persone che a un certo punto hanno urlato anche contro i poliziotti: “Vergogna, difendete una ministra che non paga le tasse. Siete corrotti come lei se non ci fate passare. Ora andiamo al Twiga!”. Dal canto suo la Santanché ha dribblato le domande dei giornalisti sul caso che la riguarda: “Ho già risposto nelle sedi del Senato della Repubblica e quindi non partecipo al processo mediatico”. 

 

 

A margine dell’inaugurazione del Versiliana Festival ha invece parlato del grande vuoto lasciato dalla morte di Silvio Berlusconi: “Manca, lo possiamo dire a prescindere dall'appartenenza partitica. Credo che sia stato uno degli uomini che ha segnato la storia della nostra nazione, è stato un grande al di là che gli hanno fatto passare una vita travagliata. Con questo governo portiamo avanti anche la sua visione”. 

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