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Marta Fascina, i 100 milioni? "Chi non deve sganciare un euro": cosa emerge dal testamento

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Non solo Luigi Berlusconi, anche Barbara ed Eleonora dovrebbero essere escluse dall’obbligo di versare soldi in favore dello zio Paolo, di Marta Fascina e di Marcello Dell’Utri. A rivelarlo è Giulio Biino, presidente dei notai italiani: intervistato dal Corriere della Sera, ha fatto il punto della situazione sul testamento di Silvio Berlusconi. In particolare ha chiarito che il fatto che il figlio Luigi non sia citato nella disposizione del 2022 non lo esclude da nulla. 

 

 

“La disposizione in suo favore della legittima - ha spiegato - è contenuta nella prima scheda che non viene revocata né dalla seconda, né dalla terza. È stato detto che il non averlo citato lo esclude in ogni caso dal pagamento dei legati in favore di Paolo Berlusconi, di Marcello Dell’Utri e di Marta Fascina. Occorre tuttavia ricordare che anche Barbara ed Eleonora, benché menzionate, sono escluse da tale obbligo in quanto, come Luigi, beneficiarie della sola legittima, e l’art.549 del Codice Civile prevede che non sia possibile imporre ‘pesi’ (e il pagamento di un legato costituisce un ‘peso’) sulla legittima”. 

 

 

Inoltre Biino ha sottolineato che il fatto che quel testamento del Cav fosse contenuto in una busta aperta non ne sminuisce il valore: “Certamente la dicitura ‘se non torno’, ove interpretata asetticamente, può far pensare ad una condizione risolutiva, destinata quindi a far cadere il testamento. D’altra parte si potrebbe anche ritenere che quella disposizione si riferisse ad ogni ricovero in ospedale successivo alla datazione della scheda. Peraltro anche l’uso del condizionale ‘dovreste riservare queste donazioni’, riferito agli eredi, con riguardo alle disposizioni in favore di Marcello Dell’Utri e di Marta Fascina può ingenerare il dubbio che si trattasse di un semplice desiderio del testatore e non di previsioni dal carattere imperativo”.

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