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Testamento Berlusconi, choc per Veronica Lario: "Non ne sapevo niente"

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Il caso del testamento di Silvio Berlusconi, aperto poche ore fa dopo una lunga attesa dopo la sua scomparsa, avvenuta il 12 giugno scorso, si arricchisce di ulteriori capitoli. Già, perché abbiamo scoperto che ci sono tre testamenti firmati dal fondatore di Forza Italia, tre versioni ritoccate negli anni. E una di queste risale al 2006, quando ancora era sposato con Veronica Lario, l'annuncio del divorzio arriva infatti nel 2009.

E ora, l'ex moglie del Cavaliere, spiega che di quel testamento non ne sapeva nulla, almeno "fino a due giorni fa", fa sapere Miriam Bartolini. La precisazione arriva in relazione a quanto scritto da Repubblica nell'edizione di oggi, venerdì 7 luglio. "Smentisco categoricamente quanto affermato da Repubblica di oggi che ipotizza una correlazione fra la volontà testamentaria di Silvio Berlusconi dell'ottobre 2006 e la lettera con la quale nel maggio del 2009 presi le distanze dai comportamenti del mio ex marito. "Non ero assolutamente a conoscenza allora del testamento olografo registrato dal notaio Arrigo Roveda nell'ottobre 2006, cosi come non ne ero a conoscenza fino a due giorni fa", spiega Veronica Lario.

 

Il punto è che in quel testamento Veronica Lario non veniva citata, in verità una circostanza che potrebbe apparire scontata, in quanto moglie. E per le consorti la linea ereditaria è definita per legge (per quanto, ovviamente, un impero come quello di Berlusconi può essere assai più complesso e frastagliato da gestire). Comunque sia, l'ex moglie di Silvio Berlusconi ha poi aggiunto: "Le ragioni del divorzio non sono mai state legate a presunte volontà testamentarie di cui, ribadisco, sono venuta a conoscenza in queste ore attraverso la lettura dei giornali", conclude tranchant Veronica Lario.

 

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