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Padre Georg, lo sfregio a Papa Francesco: "Il primo giorno di lavoro..."

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Non era mai successo finora che un arcivescovo, segretario di un pontefice di cui è esecutore testamentario, appena congedato da prefetto della Casa pontificia, venga allontanato dal Vaticano senza alcun incarico. I media tedeschi l’hanno definito "l’apice dell’umiliazione" al quale padre Georg Gänswein, però, ha risposto con la disubbidienza. L’ex segretario personale di Benedetto XVI non si è infatti presentato a Friburgo, la città della Foresta Nera dove da oggi avrebbe dovuto scontare l'esilio. Lo attendeva un appartamento solitamente riservato al rettore del seminario all’interno del Collegio Borromeo, ma padre George ha preferito fermarsi 190 chilometri prima, a Bregenz, capoluogo austriaco del Vorarlberg, sul lago di Costanza. Rivela Repubblica che qui, nel pomeriggio, ordinerà sacerdote il diacono Marton Héray, ospite della famiglia spirituale “Das Werk”. A organizzare la funzione, nella parrocchia del Sacro Cuore, il gruppo conservatore cattolico tedesco da sempre vicino a Joseph Ratzinger, pubblicamente schierato contro riforme e aperture della Chiesa di Francesco.

 

 
La scelta di padre Georg di ribadire il suo ruolo di riferimento per il clero più tradizionalista non ha sorpreso più di tanto la curia di Friburgo. Ma, racconta Giampaolo Visetti che la freddezza dell’accoglienza da parte della sua città, sia dentro il clero che tra la maggioranza dei fedeli, va oltre ogni previsione. Silenzio sui media, infastidito riserbo nella curia dell’arcivescovo Stephan Burger, non una funzione pubblica in agenda, o un evento in onore del cittadino più famoso nel mondo. Che al contrario viene considerato "un problema in più da risolvere". Il ribattezzato “problema” ruota attorno all’inciso "per il momento", contenuto nell’ordine di concedo germanico imposto a Gänswein a metà giugno: "Per il momento" non avrà incarichi, ma quel “momento” potrebbe non finire mai. "Certo è", dice un autorevole rappresentante del Collegio Borromeo a Repubblica, "che padre Georg non può restare a lungo a Friburgo senza alcun incarico. Riceve uno stipendio da arcivescovo, dispone di un vasto alloggio, mantiene un curriculum ecclesiastico al massimo livello. Non è nei fatti un privato cittadino: anche se non farà parte della Conferenza episcopale tedesca, la sua presenza imbarazza una curia già in difficoltà". 

 

 

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