Il golpe di Prigozhin è finito a “tarallucci e vodka” e ha esposto a brutte figure i cosiddetti “cremlinologi” italiani. Intervenuto a L’aria che tira, su La7, Federico Rampini è partito proprio da questo argomento: “Non mi atteggio a ‘cremlinologo’, anche perché in Italia ne avete già fin troppi. Da un anno e mezzo a questa parte alcuni di loro hanno rimediato figuracce epocali, raccontavano di un Putin onnipotente e onnisciente e maestro di geopolitica”.
Cremlino, "non si può escludere": la mano dell'Occidente dietro il "golpe"?
L’intelligence statunitense era al corrente dei piani di Evgenij Prigozhin, ma a quanto pare se li era tenuti per ...Ma cosa ha capito Rampini del “golpettino” di Prigozhin? “Alcune cose sono abbastanza chiare. Innanzitutto - ha sottolineato - sostenere che Putin è uscito rafforzato è fantascienza. Sono favole che neanche la propaganda russa prova a raccontare. Altra cosa che escluderei è il golpe, lo ha detto Prigozhin e credo che possiamo dargli retta, non si era illuso di farlo ma stava cercando di salvare la sua pelle e quella dei combattenti del gruppo Wagner”.
Crimea, "colpiti i binari": controffensiva, la svolta dell'Ucraina?
La controffensiva dell'esercito ucraino potrebbe già essere arrivata alla Crimea, la cui riconquista è...“Putin tutto sommato gli è venuto incontro - è stata la riflessione di Rampini - dato che ha accettato un compromesso. È traballante e ne esce ridimensionato da questa storia perché di fronte alla sfida dei mercenari che marciavano su Mosca il vero Putin avrebbe dovuto esibire Prigozhin in catene a reti unificate e poi processarlo per direttissima. Così succede quando uno zar è davvero padrone della situazione, cosa che Putin non è”.