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Meghan Markle e Harry fannulloni, "contratto stracciato": da chi vengono cacciati

Giordano Teodoldi
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Dobbiamo dire che la notizia non ci sorprende. Harry e Meghan, duchi di Sussex, a seguito di una «decisione condivisa» hanno risolto il loro contratto da 20 milioni di dollari, firmato nel 2020, con Spotify. Ne consegue che il podcast di Meghan Markle, sobriamente titolato “Archetypes”, dove la duchessa ha intervistato, tra gli altri, personaggi disparati quali Serena Williams, Mariah Carey e Paris Hilton, si fermerà alla prima stagione, iniziata il 23 agosto dello scorso anno e arrivata al capolinea il 29 novembre.  Perché mai, ci si interroga nel ribollente calderone del gossip, il colosso svedese dello streaming ha deciso di chiamarsi fuori, cancellando dai suoi piani un’eventuale seconda stagione dello show, realizzata, come la prima, da Archewell Audio (la società di produzione del principe Harry e di Meghan)? Nella nota ufficiale non trapela alcun dissapore, le parti si dicono «orgogliose» della serie «realizzata insieme», la quale, per la verità, è stata spinta in maniera inverosimile da Spotify, e avrebbe raccolto un nutrito pubblico.

 


Figurarsi, già i podcast sono la moda del momento, ne escono in continuazione sull’intero scibile umano – personalmente li detestiamo, con quelle voci impostate e suadenti che ci raccontano che due più due fa quattro, o che c’è una forza che porta i vasi di fiori a precipitare dai terrazzi, se spinti, la quale ha per nome “gravità” -, immaginatevi un podcast condotto da una celebrity/scalatrice sociale/mondana che ha sposato un membro della famiglia reale britannica; ce n’è a sufficienza per svettare sulle nefande classifiche streaming, dove ai primi posti, immancabilmente, si trova non la crema, ma la schiuma.
Il che non vuol dire, anzi, dimostra, che ci saranno in tutto il mondo legioni di luttuosi consumatori di podcast che si dispereranno per la mancata seconda serie degli Archetipi di Meghan. Ma perché dicevamo che la notizia della rottura dell’accordo tra i duchi e Spotify non ci sorprende? Perché, da notizie raccolte tramite fonti di una certa affidabilità, come il Wall Street Journal e Variety, pare che dietro la «decisione condivisa» ci sia il fatto che la nobile coppia, come tutti i nobili di tutto il mondo, da qualche secolo a questa parte, a fronte dei milioni di dollari incamerati, battesse alquanto la fiacca. Insomma, sarebbe stati un po’ poltroni. Un’agenzia AGI riferisce che «secondo gli addetti ai lavori vicini al colosso dello streaming, la coppia non ha soddisfatto il benchmark di produttività per ricevere il pagamento completo», ma, rincara Variety, «Spotify si aspettava di ricevere più materiale».

 


 

VELLEITÀ ARTISTICHE Poveri illusi! Da quando in qua i nobili lavorano? Del resto Harry è il figlio di re Carlo, del quale, personalmente, non sapremmo ricordare soverchi sforzi lavorativi, né dispendio eroico di energie, a meno che tali non si vogliano '" ' considerare certi incommentabili, ingiudicabili acquerelli che, qualche tempo fa, ornavano una serie di 100 compact disc, dedicata al grande Leonard Bernstein, pubblicata da una famosa etichetta discografica.
Gli appassionati di musica acquistavano i dischi chiudendo gli occhi sulle temibili copertine illustrate dalla mano reale che, presumibilmente, non avrebbe impensierito Monet. Ma tornando ai nostri non troppo zelanti eroi, Harry e Meghan, altre voci dicono che, dopo aver trattato con una certa disinvoltura tutti i loro più privati affari, ora avrebbero voglia di uno stretto riserbo, perché, come ancora recita il comunicato dell’AGI, «fonti vicine alla coppia hanno fatto sapere che i duchi non faranno più documentari “a cuore aperto”, come quello prodotto la scorsa stagione, né pubblicheranno altre memorie o si concederanno per altre clamorose interviste contro la Famiglia reale, poiché non hanno “più nulla da dire”». Quanto a quest’ultima affermazione, non ci sentiamo di dargli torto. Infine, c’è il pettegolezzo dei pettegolezzi, quello che insinua che, a monte di tutti queste cancellazioni di podcast, pentimenti dopo i ben remunerati tour nella fiera della vanità, Harry e Meghan sarebbero sul punto di rompere non solo con Spotify, ma pure tra loro, non si sa se e quanto per «decisione condivisa». Meghan, leggiamo nelle recenti notizie, si appresterebbe a diventare «l’influencer più pagata del mondo». Harry, si appresterebbe a continuare a fare Harry. 

 

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