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Vittorio Feltri travolto dall'emozione: "Non è poco", lacrime per il Cav morto

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La morte di Silvio Berlusconi continua a riempire il dibattito pubblico. Già, una figura enorme, un vuoto difficile da colmare. E insomma è scontato, ovvio, doveroso che se ne parli, sotto diversi punti di vista. L'eredità politica, il futuro del partito, la sua storia e tutti gli aspetti che abbiamo analizzato in questi giorni.

E Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, ovviamente non si sottrae al dibattito, tornando a parlare di Silvio Berlusconi nel corso della puntata di Stasera Italia - il programma condotto da Barbara Palombelli su Rete 4 - in onda nella serata di venerdì 16 giugno. 

"Dico che me lo aspettavo. Non mi sono stupito ma mi sono molto addolorato. Non lo dico perché fossi di Forza Italia o avessi una affinità politica con lui", premette Vittorio Feltri. "Soltanto che con me Berlusconi è stato di una generosità pazzesca. Non immaginavo che un uomo potesse farmi tutte le cortesie che mi ha fatto lui. Fino a qualche giorno prima che morisse ci siamo sentiti per telefono e lui mi chiamava numero 1. Io gli rispondevo: non arrivo nemmeno a cento, e poi rideva. Le mie battute lo divertivano e a me divertivano le sue", rimarca il direttore. 

 

"Dopodiché devo dire che la mia gratitudine nei confronti di Berlusconi è tale, per cui quando è morto anche se mi aspettavo questo triste evento mi è venuta la strozza, mi sono commosso. Perché a Berlusconi devo una cosa importante: mi ha strappato dalla povertà e mi ha fatto diventare ricco, non è poco", conclude Vittorio Feltri, al quale viene nuovamente "la strozza", per dirla con le parole del direttore.

 

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