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Delpini e la lode "mancata" di Papa Francesco: quelle antiche ruggini

Francesco Capozza
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Papa Francesco non guarda la tv, così ha sempre detto, però legge di gusto i giornali. Chissà cosa deve aver pensato di fronte alle decine di commenti sulla (bella e toccante) omelia pronunciata dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, in occasione dei funerali di Berlusconi. Proprio quando il Papa è ricoverato al Gemelli e fuori dai radar mediatici a cui è molto attento, l’arcivescovo meneghino s’è preso il proscenio.

 

 

Tra Delpini e Bergoglio non corre buon sangue. Quando nel 2022 il Papa comunicò l’ennesima infornata cardinalizia, non c’era Delpini ma c’era il vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni. Como che è diocesi suffraganea di Milano. Non capitava da metà ’800 - ma allora Milano era ancora austroungarica – che al titolare della diocesi più grande del mondo non venisse attribuita la porpora.

 

 

Solo a Montini, futuro Paolo VI, capitò di essere inviato a Milano da Pio XII senza cappello cardinalizio, ma il danno fu prontamente riparato da Giovanni XXIII. La storia racconta che solo nel ’900 Milano ha donato alla Chiesa ben due pontefici, il già citato Paolo VI e Pio XI, Achille Ratti. Per volontà di Bergoglio, invece, Delpini rimarrà addirittura fuori dal prossimo Conclave. 

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