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Guido Crosetto, “fino al funerale…”: sinistra infilzata su Berlusconi

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Guido Crosetto è stato ospite di Myrta Merlino nello studio de L’aria che tira, su La7. Il ministro ha ovviamente affrontato il tema della morte di Silvio Berlusconi e delle tante polemiche sul lutto nazionale e sul funerale di Stato. D’altronde il Cavaliere ha segnato un’epoca ed è stato una figura particolarmente divisiva: le critiche erano state messe in conto, ma era lecito aspettarsi un maggiore rispetto almeno in occasione delle esequie. 

 

 

“Do per scontato che ci sia molta gente che ha odiato Berlusconi - ha dichiarato Crosetto - una volta però si stava zitti almeno fino al funerale. Da oggi ogni polemica, ogni presa di distanza è legittima, ma ci sono regole di rispetto che vanno al di là di ciò che si pensa. Non ho apprezzato lo stile delle polemiche, non pretendo che tutte le persone amino o parlino bene di Berlusconi, ma esistono delle banali regole di civiltà”. 

 

 

Crosetto è rimasto molto colpito dalla morte di Berlusconi, che considerava un amico personale: la notizia della sua scomparsa lo ha commosso e provato. “Il Cav ha ribaltato le regole della politica in due modi - ha spiegato il ministro - portando il bipolarismo e approcciandosi in maniera pragmatica alla politica. Essendo un genio della televisione poi sapeva trasformare la promessa politica in uno slogan facilmente comprensibile”. 

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