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Fatto Quotidiano, "cu*** infranti": nel giorno del funerale, sfregio al Cav

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"E' l'ora dei c*** infranti". Così Mannelli titola la sua vignetta pubblicata sulla prima pagina de Il Fatto quotidiano di oggi 14 giugno. Nel disegno si vedono una donna e un uomo da dietro, nudi, con una faccia triste disegnata sui loro sederi". Anziché "cuori infranti", sembra voler dire la vignetta, ci sono "leccac***" o "facce da c***" addolorati per la morte di Silvio Berlusconi, il presidente di Forza Italia deceduto lunedì 12 giugno all'ospedale San Raffaele di Milano.

Qui la vignetta di Mannelli pubblicata sulla prima pagina de Il Fatto quotidiano

 

 

Del resto il concetto è espresso fin troppo bene dal direttore del Fatto Marco Travaglio che nel suo editoriale, livoroso e pieno di odio verso il Cavaliere, anche nel momento della morte, attacca così: "Agli innumerevoli delitti commessi da vivo, B. ne ha aggiunto un ultimo da morto. Il più imperdonabile: averci lasciato questa corte di vedove (non le due vere e quella finta: tutte le altre), prefi***, leccac***, parac***, piduisti, terzisti, parassiti, prosseneti, camerieri, servi sciocchi e soprattutto furbi che da due giorni lacrimano per finta (solo lui riusciva a piangere davvero a comando) a reti unificate, devastando quel po’ di informazione e di dignità nazionale che gli erano sopravvissute". "Il giorno di lutto nazionale e i sette di lutto parlamentare", continua Travaglio, "più che a B., sono un omaggio a Fantozzi e ai funerali della madre del megadirettore naturale conte Lamberti, immaturamente scomparsa all’età di 126 anni". Basta così.

 

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